Cambiare una giustizia che così non funziona
di REDAZIONE
Il carcere è l’emblema di un sistema che cerca nuove strade: ne parliamo sul nostro nuovo Primo Piano
di REDAZIONE
Una delle riforme più attese e necessarie è quella della giustizia. Se ne occuperà, a quanto pare, il governo Draghi.
Dentro questa fetta di vita e di mondo ci sta il carcere con il suo bagaglio umano: come ha vissuto l’incredibile periodo della pandemia, che ha imprigionato noi e ancor più i carcerati, quasi privati di quei pochi spiragli di libertà e di contatto con l’esterno?
Lo abbiamo chiesto a chi si dedica a questo mondo troppo spesso dimenticato, nel tentativo di dare seguito al dettato costituzionale di riabilitare i rei e di portarli a nuova vita e a un nuovo inserimento nella società. Perché è questa – non dimentichiamolo – la finalità della pena: punire ma anche prospettare un cambiamento.
Abbiamo infine esaminato un istituto giuridico interessante e sempre più valutato: la giustizia riparativa, che mette a confronto il reo, la vittima e la società per una riparazione del torto e una riconciliazione delle parti. Laddove si usa, sta dando ottimi risultati. Perché il nemico numero uno di tutti è la recidiva: uscire dal carcere con la prospettiva di ritornarci a breve termine...
(foto Rostyslav Savchyn/Usplash)
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