Alleva lama e alpaca per i trekking e per i pregiati velli
di ADRIANA VALLISARI
A Selva di Progno come in Perù: l'attività del giovane imprenditore Enrico Rama spopola sui social
di ADRIANA VALLISARI
La Lessinia come le Ande? Oltre a pecore e mucche al pascolo, nelle alture nostrane si possono scorgere persino dei buffi animali di origine sudamericana: lama e alpaca. Allevarli è un lavoro, ma pure uno stile di vita per Enrico Rama, 28enne che vive con la famiglia a Selva di Progno, in contrada Venchi, lungo la strada che porta a San Bortolo e a Bolca.
Il suo “Baby alpaca” conta 33 esemplari e spopola sui social network, dove persone da tutta Italia seguono la quotidianità di quest’azienda agricola sui generis. «Se usati bene, questi strumenti tecnologici danno grande visibilità, specie per zone remote come le nostre: chi ci segue, anche da lontano, si immerge nella nostra vita ed è invogliato a venire a conoscerci di persona», spiega Rama. Diversi visitatori, persino dalla Sicilia e dalla Sardegna, in estate sono arrivati in quest’angolo di territorio poco battuto dalle rotte turistiche, ma diventato famoso in tutto lo Stivale grazie anche a una diretta televisiva con Aurora Ramazzotti su TV8 (il programma era Ogni mattina).
Ma com’è nata questa insolita avventura imprenditoriale? «Dobbiamo tornare indietro nel tempo al 2009, quando mio papà Domenico e mia mamma Laura hanno acquistato il primo paio di esemplari da compagnia, dopo essersene innamorati», racconta Enrico. Dall’iniziale esigenza di tenere curato un appezzamento di terra, si è sviluppata l’idea di far conoscere a tutti questi animali docili e curiosi, valorizzando al contempo i paesaggi circostanti con attività di trekking guidato che registrano sempre il tutto esaurito.
E qui è entrato in gioco il giovane allevatore e il suo sogno nel cassetto. «I miei zii avevano le mucche da latte, è un mondo che conosco bene; però ho sempre avuto voglia di creare un’agricoltura diversa, che sfruttasse di meno gli animali, li rispettasse di più e che permettesse di avere un reddito – racconta –. Così, con un pizzico di follia e col sostegno dei miei genitori, ho approfondito lo studio di questi splendidi animali, poco conosciuti in Italia, sebbene il settore sia in via di sviluppo, e siamo partiti con le attività nel 2019».
La spintarella definitiva è arrivata a seguito di un episodio poco felice: la predazione da parte del lupo, che aveva ucciso tre alpaca dei Rama. «Ci tengo a raccontarlo perché anche nelle cose peggiori, che inevitabilmente ti segnano, si può trovare qualcosa di buono – sottolinea –. Nel nostro caso siamo stati costretti a portare al sicuro gli animali ogni sera, conducendoli in stalla con il guinzaglio: un’esigenza che ci ha fatto pensare che forse potevamo provare a farli condurre dalle persone, e ha funzionato».
In questi anni il numero di capi è aumentato progressivamente, così come il passaparola tra la gente. «La pandemia ha dato un ulteriore impulso, perché le persone hanno cercato occasioni di stare all’aria aperta in sicurezza e di “staccare la spina” da una vita sempre più frenetica», osserva. Non a caso, Luigi è diventato la star di Instagram, così come l’ultimo nato, Achille, ma pure la femmina più anziana, la 19enne Carlotta, ha il suo seguito.
Oltre al trekking con i lama e allo yoga con gli alpaca, questi animali sono pregiati per le loro fibre, ricavate dalla tosatura; quella finissima degli alpaca, in particolare, è anallergica, setosa e lucente, sette volte più calda della lana di pecora. «Sono animali che ti donano davvero tanto e le emozioni che provo ogni giorno sono impagabili – conclude il giovane allevatore –. Per vivere di agricoltura ci vogliono passione, dedizione e capacità di sapersi evolvere nel tempo: è uno stile di vita, è il mio mondo, e in futuro mi vedo ancora qui».
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