Domenica 19 ottobre la Chiesa veronese potrà annoverare una nuova santa. Quel giorno infatti verrà canonizzata in Piazza San Pietro in Vaticano la beata Vincenza Maria Poloni (1802-55), fondatrice dell’Istituto delle Sorelle della Misericordia di Verona. Lo ha deciso papa Leone XIV nel Concistoro ordinario pubblico svoltosi stamani nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano. Insieme alla Poloni verranno canonizzati altri sei beati: gli italiani Bartolo Longo e Maria Troncatti, l’armeno Ignazio Choukrallah Maloyan, il papuano Peter To Rot, i venezuelani Maria del Monte Carmelo Rendiles Martínez e José Gregorio Hernández Cisneros.
Il 27 gennaio scorso papa Francesco, ricevendo in udienza il cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, aveva autorizzato la promulgazione del decreto riguardante il miracolo attribuito all’intercessione della beata Vincenza Maria Poloni (al secolo Luigia). Esso aveva riguardato la guarigione scientificamente inspiegabile di una donna cilena, Audelia del Carmen Parra Parra, alla quale durante un’operazione di colecistectomia effettuata nell’ospedale di Los Angeles in Cile, a causa di un errore medico riconosciuto dallo stesso chirurgo, venne lacerata l’aorta addominale, con conseguente shock emorragico, insufficienza multiorgano, sindrome acuta compartimentale addominale. Una diagnosi che l’avrebbe portata alla morte, mentre invece inspiegabilmente ritornò in salute e dopo un mese venne dimessa dal nosocomio. L’evento miracoloso risale al 16 dicembre 2013, il giorno dopo la memoria liturgica del beato Carlo Steeb, guida spirituale della Poloni, e il 31 gennaio 2014 la signora Audelia era già nel campo a raccogliere il frumento. Non adempì all’invito di sottoporsi a regolari controlli perché si sentiva bene e ancora oggi, oltre dieci anni dopo l’evento riconosciuto come scientificamente inspiegabile, gode di ottima salute.