Era gremita la chiesa di Santa Maria delle Grazie al Trionfale a Roma per la veglia in preparazione alla canonizzazione della beata Maria Domenica Mantovani che avverrà domenica mattina in Piazza San Pietro. Una serata dove i canti proposti inizialmente dalle Piccole Suore della Sacra Famiglia e da un gruppo di giovani hanno poi lasciato il posto alla lettura teatrale sulla vita della santa proposta da GardArt, ovvero Laura Gambarin e il marito Gianluigi La Torre. Un testo ben articolato, accompagnato da musica e intervallato da canti, incentrato su quattro dimensioni fondamentali della vita della prossima santa: il suo essere donna, madre, gardesana e credente in Dio. Una interpretazione davvero coinvolgente e artisticamente rilevante quella di Gambarin e La Torre che hanno saputo proporre la figura della religiosa di Castelletto di Brenzone, confondatrice e prima superiora generale delle Piccole Suore della Sacra Famiglia, coniugando i suoi scritti dai quali è possibile delinearne la personalità, con il messaggio che anche ai nostri giorni questa suora così umile è in grado di trasmettere.
Erano presenti in chiesa persone provenienti da ogni parte del mondo, considerando che le Piccole Suore della Sacra Famiglia operano in nove Paesi di Europa, Africa e America Latina. Tra queste il cardinale Mario Zenari, nunzio apostolico in Siria; mons. Roberto Campostrini, vicario generale della diocesi di Verona; Davide Benedetti, sindaco di Brenzone; Lara Pascal e Maria Candela Calabrese Salgado, le due ragazzine argentine miracolate per intercessione della Mantovani.
(nella foto il gruppo canoro impegnato nel canto finale Una vita alla grande)