Alla Casa del clero da cento anni operano le suore del Nascimbeni

L'anniversario è stato festeggiato con la Messa di ringraziamento presieduta dal vescovo Domenico Pompili. Una festa semplice ma particolarmente sentita

| DI Alberto Margoni

Alla Casa del clero da cento anni operano le suore del Nascimbeni

[Foto di Maura Polato ]

Una festa semplice ma sentita, allietata dalla presenza del vescovo Domenico Pompili che ha presieduto la Messa concelebrata da 15 sacerdoti. È quella svoltasi martedì scorso nella cappella della Casa del clero di Verona in occasione dei cento anni di presenza e di servizio delle Piccole Suore della Sacra Famiglia. Le prime religiose arrivarono infatti il 15 ottobre 1925, a sei anni dall’inizio dell’istituzione che accoglie sacerdoti veronesi i quali “in essa possono trovare stabile residenza o temporanea stabilità – come si legge nel volume La Casa del Clero di Verona scritto da mons. Franco Segala nel 2006 –. Accoglie altresì, per limitati periodi di tempo, sacerdoti di passaggio per Verona” (pag. 7). Era presente alla Messa una rappresentanza di religiose dell’Istituto fondato dal beato mons. Nascimbeni, guidata dalla madre generale, suor Simona Pigozzi. «Fu la madre Maria Domenica Mantovani, ora santa, che poté inviare le nostre prime tre sorelle proprio cento anni fa. E lo fece con molta gioia sapendo quanto questo fosse stato il desiderio del padre fondatore», ha evidenziato nel suo indirizzo di saluto suor Lucia Massarin, superiora regionale. Infatti pochi mesi dopo aver fondato l’Istituto religioso, mons. Giuseppe Nascimbeni scrisse a papa Leone XIII chiedendogli il permesso “di fondare in parrocchia a Castelletto una casa per sacerdoti” e dal 1893 fino alla morte ospitò in una cella del primo conventino don Carlo Consolini.
Dal canto suo il Vescovo, prendendo spunto dal Vangelo del giorno che presentava Gesù come commensale a casa di un fariseo, ha colto il dettaglio della tavola «per rievocare la gran parte di questi cento anni che avete vissuto in questa Casa del clero – ha affermato rivolgendosi alle suore – dove avete per così dire soddisfatto le necessità di tantissimi sacerdoti; ma direi che ciò che ha caratterizzato il vostro servizio è che quanto all’esterno è apparsa come una grande sensibilità e attenzione per i bisogni di ciascuno (non solo a tavola ma anche nella vita quotidiana) nasceva in realtà da un cuore e da una coscienza che vedeva in questo servizio un modo molto concreto e lineare per vivere la propria vocazione religiosa». Quindi ha espresso la propria gratitudine alla quale si è aggiunto il grazie sentito e riconoscente manifestato da alcuni dei sacerdoti concelebranti.
In questo secolo si sono succedute nel servizio a tanti sacerdoti anziani e/o ammalati una quarantina di Piccole Suore della Sacra Famiglia. Attualmente sono quattro quelle presenti nella casa di via Pietà Vecchia, proprio sopra la sede di Verona fedele: suor Guerrina Modena, la superiora, che il 12 settembre del prossimo anno festeggerà i sessant’anni di presenza; suor Maria Secondina Rubicini che dopo un primo periodo dal 1959 al 1967 è tornata il 10 maggio 1971; suor Gildamaria Nanni, giunta il 19 agosto 2021; e l’ultima arrivata, il 22 ottobre dello scorso anno, suor Adelinda Meneghini.

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