Lavori negli edifici delle parrocchie tra il capoluogo e Pacengo

A Lazise, interessati dagli interventi la canonica, i tetti, l’oratorio e la parrocchiale della frazione

| DI Ilaria Bazerla

Lavori negli edifici delle parrocchie tra il capoluogo e Pacengo
Nel Comune di Lazise sono diversi i cantieri avviati o in procinto di partire per rinnovare il patrimonio ecclesiale e gli spazi comunitari. Gli interventi riguardano sia la manutenzione urgente degli edifici, sia progetti di più ampio respiro, come quello di restauro della canonica settecentesca di Lazise, un edificio di tre piani che da anni attendeva un intervento strutturale. Dopo un lungo percorso burocratico, il parroco don Lanfranco Magrinelli ha annunciato ai parrocchiani che l’iter sta entrando nella fase conclusiva con il parere della Soprintendenza ormai prossimo.

L’edificio, risalente a fine Settecento e articolato su tre piani da 190 metri quadrati ciascuno, era stato al centro nel 2014 di un referendum parrocchiale che aveva visto la maggioranza dei votanti favorevole alla vendita. La proposta non fu però portata avanti, anche per il cambio del parroco nel 2017 e negli anni successivi si è andata consolidando l’idea di un recupero funzionale all’attività pastorale.
Il progetto di restauro, redatto dall’architetto Giorgio Benoni, prevede una nuova distribuzione degli spazi: al piano terra troveranno posto tre sale riunioni, lo studio del parroco e l’archivio. Il primo piano rimarrà l’abitazione del sacerdote, mentre il secondo, oggi inutilizzato, sarà destinato all’accoglienza. «Le ipotesi – spiega don Lanfranco – sono due: una piccola casa famiglia in collaborazione con realtà già operative sul territorio, oppure tre appartamenti gestiti con la Caritas diocesana».
Il parroco sottolinea anche il desiderio di mantenere viva una particolare attenzione alle situazioni di bisogno presenti nel territorio, a volte meno visibili perché oscurate dal dinamismo turistico del paese. A completamento dell’intervento è prevista l’installazione di un ascensore. Il costo complessivo del restauro è stimato in almeno un milione di euro. «Procederemo a stralci – precisa don Magrinelli – partendo dal piano terra e dal primo piano, evitando per quanto possibile di ricorrere a mutui». L’aspettativa e l’auspicio è che la copertura economica venga sostenuta da offerte, donazioni e contributi di aziende del territorio, anche in relazione all’utilizzo degli spazi del Centro giovanile per attività educative.

Nel frattempo stanno giungendo a conclusione i lavori di manutenzione straordinaria avviati dopo la grandinata del 2023: il rifacimento dei tetti della chiesa, dell’oratorio (ex battistero), dell’ex cinema e della sacrestia; il ripristino del sistema anti-pioggia elettrico del campanile; la posa di una rete anti-piccioni e la realizzazione di nuove grondaie. Interventi per circa 20mila euro, finanziati dalle offerte dei parrocchiani e da una parte coperti dall’assicurazione tramite il fondo diocesano per la manutenzione ordinaria e straordinaria. Anche la chiesa parrocchiale della frazione di Pacengo è al centro di un importante intervento di manutenzione, in  questo caso già avviato nelle scorse settimane. A spiegarne i dettagli è il parroco, don Enrico De’ Stefani: «Per effettuare gli interventi di sistemazione della copertura del tetto della chiesa e del teatro-oratorio adiacente ad essa, sono stati messi a bilancio circa 120mila euro. Gli interventi che stiamo facendo sono la sostituzione dei teli catramati che fungono da guaina per evitare infiltrazioni d’acqua e la sostituzione dei coppi, soprattutto a seguito dei danni causati dalla grandinata del 2023. Un intervento che vuole rispondere soprattutto ad esigenze di sicurezza. I lavori riguardanti il corpo della chiesa prevediamo di concluderli entro la fine di quest’anno, mentre la zona del teatro entro la fine di gennaio 2026».

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