Aveva perso la fede. Un angelo gliel’ha ritrovata

A San Giovanni Lupatoto la disavventura a lieto fine di un vedovo e la fedina nuziale

| DI Renzo Gastaldo

Aveva perso la fede. Un angelo gliel’ha ritrovata
di Renzo Gastaldo
Ritrovare la fede non è da tutti, specie se la si è persa passeggiando. Ma se un angelo custode ci mette lo zampino e a questo si aggiungono i carabinieri, tutto diventa più facile, anche se la fede (nel senso di anello nuziale) è quella che ricorda la moglie scomparsa poco più di due anni fa. La storia la racconta un ottantenne pensionato di San Giovanni Lupatoto, Agostino Corradi, che abita nella zona di viale Olimpia.

«Un giorno di circa due settimane fa, mentre passeggiavo sul viale alberato della piazza, mi sono improvvisamente accorto di non avere più la vera nuziale al dito – racconta l’uomo –. Sono caduto subito nel panico non tanto per il valore venale dell’oggetto, quanto per il suo contenuto affettivo. Si tratta della fede che mia moglie mi aveva infilato al dito anulare 51 anni fa quando ci siamo sposati nella chiesa di San Giovanni Battista e io non me ne separavo mai, specie da quando è venuta improvvisamente a mancare».
Il pensionato è tornato sui suoi passi ripercorrendo il tratto di strada pedonale che aveva appena compiuto e aguzzando la vista alla ricerca dell’anello, senza che questo cercare abbia avuto esito positivo. «Alla sera mi sono recato nella cappella della chiesa di San Giovanni per il mio abitale momento dedicato all’adorazione del Santissimo Sacramento e mi sono ritrovato a piangere per la scomparsa di mia moglie, di cui ancora non riesco a farmi una ragione, e per la perdita dell’anello. Una persona che non conoscevo e che era vicino a me a pregare, mi ha visto piangere e si è avvicinata. Io le ho raccontato l’intera mia dolorosa vicenda e lui mi ha rivolto alcune parole di conforto, dicendomi che se nessuno poteva ridarmi mia moglie, forse qualcuno poteva farmi riavere la vera nuziale smarrita» continua il pensionato nella sua narrazione.
Eh già e come fa chi la ritrova a sapere che la fede raccolta a terra è la mia?, fu la riflessione di Agostino. Dopo tre giorni l’anziano sente suonare il campanello di casa e quando apre si trova di fronte due carabinieri: «Ho subito pensato cosa mai potesse essere accaduto per richiedere la presenza dell’Arma. Il mio interrogativo ha trovato subito una risposta. I due militi si sono immediatamente qualificati e mi hanno chiesto se fossi stato io ad aver smarrito l’anello nuziale. Io ho dato conferma del fatto e loro mi hanno invitato a passare dalla caserma per ritirarlo. Mi hanno spiegato che  qualcuno l’aveva  ritrovato e consegnato alla stazione dei carabinieri», prosegue Agostino.
«In caserma, dove mi sono subito recato, ho chiesto come fossero riusciti a risalire a me. Mi è stato detto che, leggendo il nome di battesimo di mia moglie e la data del matrimonio incisi all’interno della fede, si sono rivolti all’ufficio di Stato civile municipale e hanno potuto scoprire chi era convolato a matrimonio il 4 novembre 1974, e risalire così a me» racconta ancora l’anziano lupatotino, che non aveva denunciato di aver perduto l’anello. Ringraziamenti per tutti (anche per la persona ri-trovata in cappellina a pregare il Santissimo) meno che per colui che materialmente ha recuperato da terra il gioiello, il quale ha chiesto ai carabinieri di non divulgare il suo nome.

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