di Adriana Vallisari
«Zia, posso venire a trovarti domattina?». «No, perché sono al Grest». Si è sentita rispondere così, Carla Vetrioli dalla zia novantenne residente a Tregnago. Una frase che l’ha incuriosita, tanto da andare a vedere quel Grest, apprezzarlo e proporlo poi nel suo quartiere.
È nato così il “Grest dei nonni” di San Massimo: due settimane intense di socializzazione per le persone anziane nel periodo estivo. Fin da subito i riscontri sono stati ottimi. «L’estate scorsa eravamo nel cortile della parrocchia, un po’ stretti; quest’anno abbiamo fatto un salto di qualità, allestendo il Grest nella sala civica del Comune di Verona, grazie alla collaborazione con l’associazione La Fratellanza, che la gestisce, sfruttando anche gli spazi all’aperto», spiega la referente.
L’esperienza si è conclusa con la fine delle scuole, in modo da dare la possibilità ai nonni-babysitter di partecipare. Ogni mattino, dalle 9 alle 12, qui si ritrovavano tra i 90 e 100 anziani, in prevalenza donne, autosufficienti e non, accompagnati dalla badante. «Li accoglievamo con caffè e dolce, poi iniziavano le attività – tombola, yoga, ginnastica sulla sedia, letture delle poesie in dialetto veronese, fisarmonica e musica, gioco delle carte – e alle 11 facevamo l’aperitivo, ma i momenti più sentiti erano quelli della tombola e della lotteria, con premi messi a disposizione dai negozi del quartiere», riferisce la signora Carla.
Una trentina di volontari della parrocchia si sono alternati per seguire questa attività, del tutto gratuita. Il venerdì due cuoche preparavano il pranzo, per concludere in bellezza la settimana. «Loro si divertono, noi di più: collaborano molto, sono entusiasti delle proposte e vanno a casa contenti, perché per molti di loro questa è l’unica vacanza estiva che faranno», dicono i volontari.
«A volte basta poco per caratterizzare una giornata di modo diverso, che altrimenti passerebbe nel silenzio o davanti alla televisione – dice don Davide Adami, parroco di San Massimo e referente dell’ambito dell’Annuncio per la Diocesi –. Un centinaio di anziani, dai 75 ai 95 anni, hanno condiviso volentieri questo tempo insieme: il “Grest dei nonni” è un modo semplice ma efficace per rompere la solitudine; risponde allo stesso bisogno del Grest dei piccoli: ovvero stare in compagnia e tessere relazioni».
Un successo che replicherà: «Dal 15 settembre è in programma un’altra settimana di Grest», annunciano i volontari.