Tutti vorrebbero in cuor loro conoscere La ricetta della felicità. Aveva già tentato un secolo fa Trilussa in una breve poesia a indicare a suo parere gli ingredienti giusti. Ora Rai 1 con la fiction che porta questo titolo attraverso un racconto in quattro puntate intende aprire a un pubblico più vasto la possibilità di apprendere la formula per arrivare a essere appagati e soddisfatti. L’inizio di questa storia è molto rocambolesco e sembra ben distante da poter prospettare una conclusione positiva delle vicende presentate. Un marito sciagurato pieno di debiti abbandona moglie e figlia che si devono sobbarcare le conseguenze degli sbagli di un uomo che si rivelerà anche infedele. Per circostanze davvero incredibili le due malcapitate costrette a lasciare Milano conoscono lungo il litorale romagnolo una famiglia scombinata, anch’essa con un imminente dissesto economico, formata da un padre bizzarro e due figli di cui uno appena separato dalla consorte, l’altra che a stento tira avanti un’attività gastronomica. Le fuggiasche intenzionate a scoprire il passato oscuro di chi le ha abbandonate scoprono pesanti verità su di lui mentre si creano legami forti tra questi due nuclei familiari così diversi tra loro, che vanno dall’amicizia fino all’innamoramento unilaterale.
Difficile riuscire a intravedere se alla fine sarà l’amore a trionfare. In attesa che il dubbio venga svelato e, come nelle fiabe, tutti possano vivere lieti e contenti, si può assistere a una commedia con venature di giallo che in questo è simile a Balene, anch’essa comparsa di recente sulla rete ammiraglia della tv di Stato. Gli attori che tirano avanti la carretta della recitazione però al momento sono meno dotati artisticamente delle ben più rodate Veronica Pivetti e Carla Signoris, regine della domenica sera. Qui non bastano Cristiana Capotondi (nella foto in primo piano, con dietro Lucia Mascino) e il veronese Eugenio Franceschini a dare spessore e veridicità al racconto. I due senior poi, Valeria Fabrizi e Andrea Roncato, restano sullo sfondo solo come comprimari di lusso. Si spera che il regista Giacomo Campiotti, alla guida in passato della fortunata serie Braccialetti rossi e poi di diversi sceneggiati dedicati a importanti figure religiose, possa bissare il successo già raggiunto. Finora i dati Auditel registrano un incoraggiante ma non del tutto esaltante 18,3% di share. Se davvero al termine della storia saranno svelati i componenti che possono assicurare la felicità, allora si potranno tessere le lodi di questo programma che nel frattempo resta più saldamente ancorato a un prodotto di maniera non particolarmente avvincente.