Sport
stampa

Un grande Hellas detronizza la Dea: 0-2

Ha lasciato sfogare l'Atalanta per un'ora e poi ha colpito. L'Hellas torna vittorioso da Bergamo al termine di una partita condotta sapientemente dal suo condottiero Ivan Juric. 2-0 con gol di Veloso al 62' su rigore per fallo su Zaccagni e raddoppio di un sontuoso Zaccagni all'83'

Un grande Hellas detronizza la Dea: 0-2

Ammettiamolo: quando al 74’ ha inserito Favilli, un attaccante, per Ceccherini, un difensore, vittima di un infortunio, in molti devono aver pensato che Ivan Juric era impazzito. Il Verona era avanti 1-0 a Bergamo con l’Atalanta e, secondo logica, avrebbe dovuto pensare a difendersi dai prevedibili attacchi della Dea, reduce da un grandioso successo per 2-0 in Champions League a Liverpool. E invece no: il mister ha inserito un centravanti per tenere alta la squadra, per dare profondità al gioco e da lì a poco è arrivato il 2-0. Una partita dai due volti quella del Verona: un’ora a contenere le offensive atalantine, con gli uomini-cardine (Gomez, Zapata e Ilicic) marcati a uomo (si può dire?) dai difensori gialloblù. I quali hanno rischiato, sia per le ammonizioni subite già nel primo tempo da Ceccherini e Dawidowicz, sia per l’infortunio di Lovato (un indurimento muscolare) costretto ad uscire al 31’ per lasciare il posto a Danzi. Un cambio che non ha convinto Juric, corso ai ripari all’inizio del secondo tempo mettendo dentro Veloso invece del centrocampista di San Martino Buon Albergo che si era speso nel quarto d’ora giocato sulle tracce del Papu Gomez. Dopo aver segnato l’1-0 al 62’ grazie al rigore di Veloso concesso dall’arbitro Massa per un fallo di Toloi su Zaccagni e trasformato dal centrocampista portoghese con un gran sinistro sotto l’incrocio dei pali, con Gollini spiazzato, l’Atalanta ha allentato il suo forcing, mentre il Verona ha trovato davanti a sé ampie praterie nelle quali distendersi in contropiede. E così è arrivato il raddoppio al minuto 83: palla in profondità di Veloso per Zaccagni inseritosi a sinistra, controllo e piatto destro in diagonale ad infilare Sportiello, subentrato al 66’ all’infortunato Gollini. Grande concretezza quella dell’Hellas, visto che lo score parla di due tiri nello specchio della porta ovvero i due gol, contro i cinque tiri dell’Atalanta che ha trovato sulla sua strada un Silvestri sontuoso tanto quanto Zaccagni davanti. Il primo impegnato nella pars destruens, il secondo implacabile nella pars construens. E così il Verona sopravanza i bergamaschi in classifica, raggiungendo quota 15 punti.

Privo tra gli altri di Magnani e Kalinic, in difesa Juric inizialmente ha schierato Ceccherini sulle tracce di Ilicic, Lovato su Zapata e Dawidowicz a tuttocampo su Gomez, con Barak e Zaccagni alle spalle dell’unica punta Di Carmine. Una partita condotta da entrambe le formazioni adottando un pressing molto alto che costringeva i giocatori a giocare di prima o al massimo con due tocchi. Dopo lo stop al 10’ per rendere omaggio a Maradona, al 18’ prima grande occasione sprecata dai padroni di casa: da sinistra Gomez al centro per Zapata che dà a Ilicic smarcato in area ma la sua conclusione termina alta sopra la traversa. Tre minuti dopo inserimento di Freuler ma il suo destro di collo pieno dal limite termina a lato. Ancora Atalanta al 23’: su azione d’angolo sinistro di Mojica da fuori, palla abbondantemente a lato. Dopo l’uscita di Lovato, Dawidowicz arretra per seguire Zapata. Al 34’ Gomez sfugge a Danzi e scaglia un destro potente da posizione decentrata sulla sinistra, respinge Silvestri che poi blocca. Al 41’ lancio in profondità per Zapata anticipato all’ultimo da Silvestri in uscita. Ancora Atalanta in chiusura di tempo: cross di Heteboer, stacco di Mojica, palla a lato. Nell’unico minuto di recupero azione sulla sinistra di Gomez che si accentra ma il suo destro termina altissimo.

Con l’ingresso di Veloso è Tameze a prendere in consegna Gomez. Finalmente l’Hellas si fa vedere in avanti. Al 48’ cross pericoloso di Faraoni da destra, ma Palomino e Gollini anticipano Di Carmine. Dopo un destro di Toloi in area respinto da Silvestri è Veloso che con un sinistro da fuori colpisce la parte alta della traversa. Ormai si è perso il conto dei legni colpiti dall’Hellas nelle ultime partite. I padroni di casa non demordono, ma trovano davanti a loro l’insormontabile Silvestri il quale al 54’ su corner di Gomez e testa di Duvan, effettua una doppia parata consecutiva e poi ancora si oppone alla conclusione di Djimsiti. Al 56’ ancora Atalanta: cross di Gomez, ma Zapata non trova l’impatto giusto consentendo a Silvestri di intervenire in modo decisivo. Il Verona si fa vivo in attacco al 57’: cross di Dimarco, testa di Di Carmine e palla che esce a fil di palo sulla destra di Gollini. Juric toglie Di Carmine e Ilic per inserire Salcedo e Colley. Due minuti dopo si arriva al rigore e all’ammonizione di Toloi, autore del fallo. L’Atalanta subisce il colpo e piano piano si spegne, nonostante i cambi effettuati da Gasperini che toglie Zapata e Ilicic per inserire Muriel e Lammers. Al 70’ sinistro di Dimarco dal limite, palla a lato. Un minuto dopo sul fronte opposto Muriel si inserisce in area, ma la sua conclusione in diagonale termina a lato. Al 76’ ci prova Favilli con un gran sinistro dal limite: alto. Dopo gli ingressi in campo di Ruggeri per Mojica e Traore per Gomez, ci prova ancora Muriel di testa, imbeccato dal cross di Lammers, ma il colpo di testa del colombiano finisce alto sopra la traversa. Gialli a Traore e Veloso, Palomino è decisivo nel recuperare su Favilli lanciato in contropiede e si arriva al 2-0. L’Atalanta ci prova ancora con Muriel (destro dal limite all’85’, alto), mentre De Roon all’ultimo tocca su Salcedo lanciato a rete permettendo a Sportiello di intervenire. Nel primo dei quattro minuti di recupero è ancora bravo Silvestri a respingere col ginocchio il tiro di Heteboer.

Finisce così con l’allievo (Juric) che supera il maestro (Gasperini), ammonito nel primo tempo per proteste. Le mosse tattiche dell’allenatore croato hanno pagato e il Verona – nonostante l’infermeria affollata – ha avuto la meglio sulla compagine bergamasca quest’anno un po’ più discontinua quanto a risultati rispetto alla stagione scorsa, ma sempre difficile da affrontare.

Domenica prossima per i gialloblù veronesi appuntamento all’ora di pranzo al Bentegodi con il Cagliari.

(nella foto di Alberto Fraccaroli l'attaccante Mattia Zaccagni)

Un grande Hellas detronizza la Dea: 0-2
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento