Pari spettacolo per l'ultima dell'Hellas: 3-3
di ALBERTO MARGONI
Ben sei reti hanno caratterizzato la sfida all'Olimpico tra Lazio e Verona. i gialloblù partono forte con i gol di Simeone al 6' e Lasagna al 14'. La Lazio la ribalta con Cabral al 16', Anderson al 29' e Pedro al 62', ma l'Hellas trova il pareggio col primo gol in A di Hongla al 76'
Pareggio scoppiettante tra Lazio e Verona al termine di una gara condotta a buon ritmo da entrambe le formazioni con il risultato in bilico fino all’ultimo. La Lazio si presenta in campo priva di Immobile, sostituito da Cabral, mentre Tudor dà spazio a chi ha giocato meno nel corso dell’anno. Seconda gara in A (prima da titolare e con la fascia di capitano) per Berardi, con Coppola e Sutalo (40 anni in due) in difesa, Hongla a centrocampo e Lasagna al posto di Bark in avanti. Arbitra il 32enne Andrea Colombo, alla terza presenza in A.
La prima nota di cronaca è per l’ammonizione di Hongla al 3’. Passano altri tre minuti e l’Hellas va in vantaggio: cross di Faraoni dal fondo sulla destra, Lazovic da dentro l’area sulla sinistra mette in mezzo, testa di Simeone ad incrociare sotto misura e palla in rete con Strakosha non impeccabile. La reazione laziale è immediata: all’8’ rimessa laterale, Felipe Anderson va sul fondo sulla destra, traino per Cabral la cui conclusione termina fuori di poco. Passano due minuti e Cataldi tira una punizione sulla destra, sfiora Milinkovic-Savic e Luiz Felipe sotto misura non ci arriva. All’11’ ci prova Lasagna di sinistro da posizione decentrata, ma non trova la porta. Va decisamente meglio all’attaccante veronese tre minuti dopo: conquista palla a centrocampo, avanza e dai 25 metri lascia partire un sinistro a mezza altezza che colpisce prima il palo alla sinistra, poi quello alla destra del portiere, quindi la palla entra in rete per lo 0-2. La Lazio non ci sta e al 16’ accorcia le distanze: palla filtrante per Felipe Anderson in area sulla sinistra, indietro per Cabral che stoppa e conclude col destro infilando sotto la traversa sul secondo palo. Vengono ammoniti in sequenza Luiz Felipe,
Veloso e mister Tudor, quindi al 29’ i biancocelesti arrivano al pareggio: il solito Felipe Anderson ci prova dal limite dell’area, doppio rimpallo, riprende il giocatore in area e col destro infila Berardi sotto la traversa. Al 30’ Tudor toglie l’incerto Sutalo per inserire Casale. Due minuti più tardi il destro rasoterra di Caprari dal limite è bloccato da Strakosha. Al 38’ ci prova Basic di testa su cross di Lazzari, la sfera rimbalza sul terreno perdendo velocità e consentendo a Berardi la facile presa. Prima della fine del tempo, con i quattro minuti di recupero, da registrare un destro di Zaccagni dal limite finito alto e le ammonizioni di Ceccherini e Faraoni.
A inizio ripresa Tameze prende il posto di Ceccherini e sul fronte opposto Kamenovic subentra a Luiz Felipe; al 48’ è la volta di Pedro in sostituzione dell’infortunato Zaccagni. L’arbitro continua a dispensare cartellini gialli ai difensori dell’Hellas. Al 53’ a riceverlo è Casale. Minuto 54: punizione da lontano di Basic, blocca Berardi. Passano due minuti e la Lazio ha un’altra buona occasione su tiro dalla bandierina: colpo di testa da ottima posizione di Milinkovc-Savic ma mira completamente sbagliata. Al 58’ sempre su corner Kamenovic colpisce con la spalla e la sfera termina sul fondo. La Lazio insiste approfittando della sensazione che il Verona sembra un po’ sulle corde dal punto di vista fisico. Al 60’ azione insistita e ubriacante di Milinkovic-Savic, Casale rimedia in angolo. Sul corner colpo di testa di poco sopra la traversa. Al 62’ i laziali passano: inserimento di Felipe Anderson che conclude, Berardi devia e sulla respinta tap-in di Pedro che insacca per il 3-2. Rimonta completata. Ma il Verona non è mai domo. Tudor toglie Simeone e inserisce Bessa. Al 71’ punizione di Caprari dal limite, Strakosha si tuffa e manda in corner. Sull’angolo, tiro al volo di Lasagna e il portiere in tuffo respinge. Sarri toglie Cataldi e Cabral inserendo Lucas Leiva e Romero, ma al 76’ l’Hellas agguanta il meritato pareggio: filtrante di Caprari, deviazione di un difensore per Lazovic che dal fondo sulla sinistra dà in mezzo per il tap-in di Hongla. È il primo gol in A per il centrocampista camerunense, giocatore di grande vigoria fisica che, ammonito all’inizio del match, ha tenuto sul chi va là i tifosi. Tudor l’ha lasciato in campo e ha avuto ragione. Al 79’ tra i laziali Akpa Akpro rileva Basic. All’80’ destro di Milinkovic-Savic e palla di un soffio sopra la traversa; all’83’ su azione d’angolo testa di Acerbi e Berardi devia la sfera sul palo alla sua sinistra. C’è ancora tempo per registrare le ammonizioni di Leiva e Lasagna e gli ingressi di Dawidowicz per Caprari e Depaoli per Hongla. Dopo 5 minuti di recupero Colombo fischia la fine del match che ha divertito il pubblico accorso numeroso all’Olimpico, con una nutrita rappresentanza gialloblù. Pubblico che è stato ripagato da ben sei gol.
Migliori in campo Felipe Anderson e Milinkovic-Savic tra i laziali, mentre nel Verona buone le prove di Lazovic (assistman in due gol), Tameze, Hongla e Faraoni. Un po’ in ombra Zaccagni e deludente la prova di Sutalo. Buona la prova della compagine arbitrale. Il Verona non è riuscito a battere il record di punti di Mandorlini ma il nono posto in campionato a 53 punti è davvero un bel risultato.
(Martin Hongla ripreso dall'obiettivo di Alberto Fraccaroli)
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