Gatto che va, Micin che viene
Curiosando tra le pieghe del calciomercato appena concluso si scopre che il ChievoVerona ha ceduto Emanuele e Massimiliano Gatto (non sono parenti) e ha preso in prestito il serbo Petar Micin. Come diceva il vecchio Trap: «Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco»
Al Chievo devono avere una particolare predilezione per i felini domestici, almeno nel nome. E il calciomercato appena concluso (quello che un tempo si sarebbe definito "di riparazione" mentre oggi... non sia mai) lo conferma. Tra i movimenti di minor rilievo si scopre che la società di via Galvani ha ceduto a titolo definitivo due giocatori dall'identico cognome: il 22enne attaccante Massimiliano Gatto, ceduto alla Pro Vercelli ma che in Serie A col Chievo non ha mai giocato; e il 23enne centrocampista Emanuele Gatto, venduto all'Alessandria, che pure in gialloblù non ha mai esordito, nemmeno nella Primavera, a differenza del suo omonimo. Ma siccome a occhio non si poteva restare senza cognomi felini, ecco il prestito dal FK Cukaricki fino al 30 giugno del 19enne serbo Petar Micin, un'ala destra che - se tanto mi dà tanto - sarà veloce come un gatto (possibilmente non... di marmo). Un giocatore sicuramente di prospettiva che nella Superliga ha messo insieme quest'anno 16 presenze segnando due reti. Chissà se avrà modo di esordire in Serie A? Glielo auguriamo. Miao.
(nella foto Petar Micin)
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