Viaggio alla scoperta di vini e cantine
TeleArena, con Una cantina per tre, percorre in lungo e in largo le colline del Veronese per far conoscere da vicino le cantine del territorio. I sommelier Gianluca Boninsegna, Enrico Fiorini e Marco Scandogliero all’inizio di ogni puntata si mettono in viaggio per scoprire nuove aziende...
TeleArena, con Una cantina per tre, percorre in lungo e in largo le colline del Veronese per far conoscere da vicino le cantine del territorio. I sommelier Gianluca Boninsegna, Enrico Fiorini e Marco Scandogliero all’inizio di ogni puntata si mettono in viaggio per scoprire nuove aziende e così sfidarsi su chi riuscirà ad abbinare nel migliore dei modi un piatto tipico della zona con il vino più adatto. Tra il serio e il faceto, all’insegna della complicità e in modo casalingo, entrano in tante aziende medio-piccole, spesso a conduzione familiare, e si fanno raccontare, magari direttamente lungo i filari delle vigne, quale sia la grande passione che anima questi viticoltori. Sono tante storie, una più interessante dell’altra, una più avvincente e convincente dell’altra, che dimostrano l’impegno, l’audacia, la tenacia e la laboriosità di chi oggi produce vino, non accontentandosi mai, desiderando migliorarsi a ogni stagione. Con dinamicità e simpatia, per questo terzetto ben assortito ogni scusa è buona, compreso aiutare un parroco della Valpolicella rimasto senza vino per la Messa, per assaggiare un bicchiere, decantarne senza pedanterie i pregi e promuovere così un’eccellenza della provincia veneta. Dopo che il proprietario della cantina ha decretato insindacabilmente chi è riuscito ad accostare meglio degli altri vino e pietanze, i perdenti scherzosamente sono invitati a pagare pegno, fermandosi in azienda, non per un altro brindisi, ma per svolgere i lavori più umili. Tra una battuta e l’altra, non mancano espressioni dialettali per rendere più colorita la conversazione. La vena dell’ironia è la strada pensata per dare la possibilità di avvicinare sempre più persone a questo prodotto tipico senza fermarsi ai soli dati tecnici, ma cercando di cogliere il perché si continui a produrre con tenacia un vino che ha bisogno certamente di tanta passione artigianale. Il montaggio dei diversi spezzoni di trasmissione è assai semplice, forse per dare la sensazione di un programma che pare girato in presa diretta, senza trucchi. TeleArena, che riserva a solo tre fortunati la possibilità di visitare le cantine, ora, grazie alle telecamere, ha finalmente reso possibile a molte più persone di sentirsi partecipi di quest’avventura, a patto che conservino il buonumore che nasce spontaneamente quando in tavola, e anche in tv, c’è del buon vino.
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