Anche nella versione del week-end Uno mattina non stanca mai

Sono già 32 le edizioni di Uno mattina in famiglia, versione del fine settimana di Uno mattina, che in questo lungo lasso di tempo, pur cambiando canale di messa in onda e titolo, ha conservato sempre la caratteristica di essere un bel contenitore d’informazione, attualità e intrattenimento. Ben 23 di queste stagioni sono state condotte, come sta accadendo anche ora, da Tiberio Timperi, affiancato in questi ultimi anni da Monica Setta (insieme nella foto).
Nel week-end per ben cinque ore complessive i telespettatori possono trovare tutto ciò che li può interessare. In uno studio televisivo dove sono riprodotti in larga scala le carte da gioco o il cubo magico, si alternano ospiti che abitualmente non si vedono in nessun altro programma, essendo rari, infatti, i politici invitati. A prevalere sono i professionisti nel campo del diritto, della linguistica, fino a coloro che sono abili a fornire i consigli appropriati per coltivare fiori e piante d’appartamento.
In questa eterogenea gamma di temi, tutti presentati in segmenti di circa 15 minuti, a prevalere non sono tanto le domande dei conduttori, quanto piuttosto gli interventi in studio o in collegamento video dei tanti ospiti che intendono aiutare a comprendere meglio un argomento d’interesse quotidiano. Insieme con l’immancabile quiz telefonico, il meteorologo Francesco Laurenzi non si limita ad annunciare le previsioni del tempo per la settimana seguente, ma propone anche in modo gustoso dei semplici esperimenti scientifici alla portata di tutti. Le numerose rubriche non producono, tuttavia, un effetto macedonia, ma le diverse parti, sebbene non collegate tra loro, sono proposte in modo ordinato, intervallate anche da un piacevole angolo di commento alle notizie di gossip tenuto da Gianni Ippoliti.
Mentre Timperi con stile, professionale e garbo conduce ormai a occhi chiusi la trasmissione senza mai dare segnali di abitudinarietà, Setta, invece, tornata recentemente nella squadra della tv di Stato, non riesce a tramettere il necessario calore a chi si sintonizza sul piccolo schermo nelle mattinate del fine settimana, non risparmiando talvolta qualche battuta al suo compagno di conduzione.
Lo share che si aggira mediamente attorno al 20% decreta giustamente il successo di un programma ben fatto che incontra e sa ben soddisfare le attese di tanti telespettatori.