Ottimismo
Don Primo Mazzolari ci aiuta a riscoprire il gusto di vivere nella storia piccola e in quella di tutti
Io amo ripetere sempre quella frase di Teilhard de Chardin: «C’è un peccato solo nella vita di un uomo ed è quello di perdere il gusto di vivere». Per riformare la struttura, la morale, per creare qualcosa, bisogna avere il gusto di vivere, essere degli anti-depressi, ritrovare un rapporto con le cose, con il Dio che non sia uno spauracchio, un rito e un cerimoniale ossessivo, riformare se stessi per poter essere dentro la realtà della storia, e non passarci a lato. Vorrei che quell’ottimismo che aveva Teilhard de Chardin ci portasse ad avere anche il gusto di queste denunce, che vi possono sembrare gravi, ma che sono la catarsi necessaria. Non perché quello che è stato fatto sia tutto male, e veramente sia tutto da riformare. Ma che il gusto di vivere, anche la politica, anche il vivere nella Chiesa sia diverso. Secondo me non si può vivere dentro queste grandi cose portandoci un’anima meschina.
Mario Rossi (Quaderni Cedoc SFR, 10/’09)
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