Come evitare le chiamate non desiderate dai vari call center
Ma come possiamo evitare questi fastidiosi approcci? Esiste un servizio pubblico che ci viene incontro
Alzi la mano chi, almeno una volta al giorno, non riceve una telefonata sia sul numero fisso che sul cellulare da qualche call center.
Non c’è dubbio che il marketing occupi un ruolo centrale in un’azienda e già da molto tempo, oltre alla classica pubblicità sui mass media e sui social, veniamo raggiunti tramite il telefono e invitati con ogni modalità ad acquistare qualcosa. Ma come possiamo evitare questi fastidiosi approcci?
Esiste un servizio pubblico che ci viene incontro ed è il cosiddetto Registro pubblico delle opposizioni, istituito nel 2010, di proprietà del Ministero dello Sviluppo economico.
Il servizio è gratuito, riservato agli intestatari di linee telefoniche fisse, i cui numeri siano inseriti negli elenchi telefonici, e permette a chiunque ne faccia richiesta di opporsi all’utilizzo per finalità pubblicitarie del proprio numero e del proprio indirizzo postale, negando così il permesso di utilizzarlo agli operatori che svolgono attività di marketing telefonico o postale.
Il registro attualmente funziona in questo modo: un operatore di telemarketing dovrebbe verificare l’assenza di un numero telefonico dal database pubblico prima di chiamarlo. In realtà, nella pratica, gli operatori continuano ad imperversare a tutte le ore. Non solo, è sufficiente cedere il consenso al marketing a un’azienda per poi ritrovare i propri dati in database venduti in maniera più o meno legale a terzi, che a loro volta li rivendono.
Inoltre, sono sempre meno i consumatori che mantengono la linea fissa in casa, con la conseguenza che compagnie telefoniche e aziende private sono migrate dalla linea fissa alla linea mobile.
Per cercare di porre fine a questa situazione è intervenuta la legge n. 5 del 2018 che ha esteso lo schermo contro le telefonate commerciali alle numerazioni fisse non contenute negli elenchi pubblici e a quelle dei telefonini. La legge prevede inoltre una responsabilità solidale tra il singolo call center e l’azienda che ha commissionato le telefonate, in caso non venga rispettata la privacy dei consumatori.
Per entrare in vigore, la legge necessitava di un regolamento che doveva definirne funzionamento e modalità operative, ma a tutt’oggi la riforma non è ancora diventata realtà anche se è alle battute finali. L’ultima notizia a riguardo è che il Garante per la protezione dei dati personali, il 25 gennaio 2021, ha espresso parere favorevole al regolamento del Registro pubblico delle opposizioni, precisando che le nuove regole valgono solo per il telemarketing effettuato con chiamate tramite operatore. Le comunicazioni di marketing automatizzate, infatti, non possono in nessun caso effettuarsi senza il consenso esplicito dell’interessato.
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