Togliere e dare
Si diceva che, dopo aver tanto invitato una società iper-consumistica a darsi un freno, ora dovremo invitare i giovani (intendendosi per essi coloro che hanno meno di 35 anni) a consumare un pochino di più, tanto sono “asciutti”, quasi ascetici. Va bene la sobrietà, ma troppa sobrietà fa male a tutti, a cominciare da chi propone beni e servizi sempre più ignorati. E se non si producono tali beni e servizi, si cancellano tanti posti di lavoro. Compresi quelli a cui aspirano i giovani. O forse il discorso è un altro (è un altro): sono sobri perché non gira un euro in tasca. Fanno lavori sottopagati che tali rimarranno. E allora si rimettano in moto le forze che portano a dare un po’ di più a molti, e un po’ di meno a quei pochi che si stanno arricchendo spaventosamente con il lavoro di molti. Se non lo trovano giusto, chissenefrega.
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