Piove su di noi
Più che il “clima impazzito” (fa ridere: questo pianeta ha avuto coccodrilli tropicali ove oggi c’è il Carega e ghiacciai che dal Polo finivano a Domegliara), si potrebbe parlare di impossibile convivenza tra noi e un tempo atmosferico che fa quel che vuole, come da noto proverbio. Noi vorremmo un’eterna primavera, quindi alcuni giorni di sole al momento giusto e soprattutto nei weekend, pertanto la neve – solo in montagna, anzi dove ci sono le piste da sci – dai primi di dicembre a marzo. E poi la nostra Italia non riesce ad assorbire temporaloni, bufere di neve, grandinate, trombe d’aria, insomma tutto ciò che esce dai nostri desiderata. Le “bombe d’acqua” mandano in tilt i corsi d’acqua “urbanizzati”, i tombini tarati al minimo, il cemento sparso ovunque. La neve poi…, mentre la grandine rovina auto e colture; se cadesse in una landa desolata chissenefrega. E lo scrivo avendo avuto anch’io la casa allagata, governo ladro…
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