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Peggio il tacòn? Lasciamo il buso

La tendenza è chiara: se la strada è un groviera di buche, non si aggiustano i crateri. Si abbassa la velocità delle auto. Geniale. Se vai piano, è più facile che, caduto dentro un cratere, i danni riportati siano inferiori alla distruzione dell'automezzo. Anche Verona sta affrontando – come ogni primavera – il fenomeno della Paris-Dakar trasferita sulle nostre strade. E guarda con attenzione alla genialità di altre amministrazioni comunali, come quella capitolina. A Roma hanno abbassato ai 30 all'ora la velocità massima sul Grande raccordo anulare. Che sarebbe una superstrada ma è talmente intasata che i 30 si fanno solo alle due di notte. Quindi... E se la strada sembra uscita da un bombardamento americano in Vietnam? Si chiude al traffico. A sistemare le cose sono bravi tutti: è nel non fare nulla che ci vuole fantasia e creatività. Facendo lezione dell'insegnamento dei nostri vecchi: se è peggio il tacòn del buso, lasciamo il buso.

Peggio il tacòn? Lasciamo il buso
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