Non tutto è Male
È stato il solito, surreale Vinitaly, ormai una specie di Circo Medrano dove vedere nani e ballerine di ogni tipo tra uno stand e un altro. Abbiamo visto Luca Zaia infornare pizze, il veneziano Renato Brunetta presentare i suoi vini laziali, calciatori vari che ora vanno in gol tra le vigne, aspiranti presidenti del Consiglio bere alzando il bicchiere ad uso e consumo delle telecamere, per far capire a tutti che è il vino che li riduce così. E poi tanto altro ancora che non ci rimarrà nella mente; mentre mai se ne andrà Alberto Malesani (tra l’altro produttore di un ottimo Valpolicella in quel di Trezzolano), la cui capigliatura attrae l’occhio più di qualsiasi Giletti e Gilette alla ricerca di un flash di notorietà.
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