Il calderone
Non al bar Sport ma a una festa all’aperto frequentata da alcuni ultra-25enni, laureati e avviati a professioni prestigiose, lavori remunerati. Spunta fuori una copia – mia – di un noto quotidiano nazionale, viene sfogliata dal gruppo (un po’ come un oggetto desueto), ascolto i commenti. Colpisce il fatto che tutti siano d’accordo sul creare un calderone e mettervi dentro giornali e giornalisti, politici e partiti, Stato e Chiesa, illustri di qua e illustri di là. Quel che i “calderonati” definirebbero con il termine inglese establishment. Che non gode di alcuna simpatia tra gli astanti, che si sentono lontani mille miglia dall’entrarvi, nel calderone. E ciò che esce dal calderone è, per loro, solo blablabla che non suscita interesse. Poi si passa al calcio, e il clima come i toni cambiano…
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