Diritto di criticare
Premesso che per me il senatore leghista Claudio Borghi è l'uomo politico che riesce ad esprimere praticamente tutte le idee che io non condivido – per questo mi è caro: è una cartina di tornasole personale –, d'altro canto mi trovo costretto per una volta (semel in anno...) a dargli completamente ragione: anche il presidente della Repubblica può essere criticato. Tutti possono esserlo, nei dovuti modi. Rimarrà che a Mattarella dedicheranno vie e piazze, mentre a Borghi nemmeno la sagra di Pampuro; però difenderò Borghi nella sua libertà di pensiero e di espressione dello stesso. Né mi pare sia così "eretico" criticare un presidente della Repubblica, se solo penso al trattamento che fu fatto ad esempio a Giovanni Leone. E rimane che, ancora una volta, nel merito delle critiche non mi trovo d'accordo con Borghi, e questo mi tranquillizza.
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