Caffè & brioche
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Cincin

C’è da morire dal ridere, nella storia del Prosecco, il vino trevisano che – da bollicina conosciuta perlopiù nei bàcari veneziani – è diventato una superstar mondiale. Perché dalle colline di Valdobbiadene, Conegliano e Asolo la produzione s’è allargata in un territorio che va dal Friuli ai confini del Veronese! Insomma, il più pregiato Prosecco fatto nei territori più vocati (le Rive collinari sopra Valdobbiadene) è equiparato al vino Prosecco prodotto in quantità industriali nelle campagne di Pordenone piuttosto che dell’alto Veneziano. E al consumatore frega nulla che il primo sia Docg e l’altro acqua di pomi. Roba che a pagarla 3 euro a bottiglia è già tanto. Berla, poi… Solo che la moneta cattiva scaccia quella buona, e ora i produttori delle zone più vocate vogliono togliere il nome Prosecco dalle loro etichette in quanto, diciamo così, molto svalutato. Ecco una storia che a Verona dovremmo seguire con una certa attenzione…

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