Anvedi Giorgia
Perché non Giorgia Meloni? Se Salvini funziona più nel formato Papeete che nelle vesti di statista, se Berlusconi è da tempo l’ex di se stesso, perché il centrodestra non prova ad affidarsi a questa signora? Sa parlare, s’impegna e studia, non ha grossi scheletri nell’armadio, magari responsabilizzata sfuma un po’ certe inclinazioni nazional-populiste che le sono tipiche. Non promuoverà marce su Roma perché a Roma ci sta già, casomai va un po’ de-romanizzata. Ma perché non provare il format-Meloni per un centrodestra che appare sì forte, ma solo in funzione contro e con debolezze di leadership mica da scherzo? Sai che smacco per la sinistra: presentare una leader donna contro uno schieramento che sulla parità di genere riempie tomi su tomi, basta che poi i posti di potere siano riservati agli uomini. O forse questo è il vero limite di Giorgia Meloni: è donna. Che è peggio di essere post-fascista. Abbiamo avuto zarine, imperatrici, premier e cancelliere donne in giro per il mondo e da diversi secoli a questa parte. Ma in Italia mai, a parte Maria Luigia. Che era austriaca.
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