Addio
Ci sono grandi quotidiani che tengono uno spazietto fisso nella pagina degli spettacoli. E ogni giorno la riempiono con un addio: addio al costumista del film per bambini che ebbe discreto successo nel 1958; addio al barista della serie televisiva che appassionò la Virginia orientale, e via così ogni giorno. Per carità, condoglianze a chi di dovere. Ma è necrofilia o non c'era proprio alcuna altra notizia dal mondo intero con cui riempire quello spazietto?
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