Venti scuole ai fornelli per promuovere una ristorazione diversa

Promuovere le potenzialità della diversità: è lo spirito che muove il concorso enogastronomico "Ristorazione diversa", giunto all’ottava edizione. Ogni anno la competizione ai fornelli si tiene all'istituto "L. Carnacina" di Valeggio sul Mincio, grazie alla disponibilità del dirigente scolastico Eugenio Campara e alla collaborazione dei docenti Serena Marchioro e Cristian Isola Casagrande. Qui, da anni, l'istituto collabora con la onlus  “Una vita a Colori”, un’associazione nata grazie all'iniziativa di un gruppo di familiari e di volontari che intendono promuovere una visione globale della persona con disabilità.

La messa in rete di queste due realtà ha fatto nascere il concorso, che rientra pure nel progetto europeo della conoscenza Europole. Quest'anno, sono 20 le scuole da tutta Italia partecipanti al concorso; due arrivano addirittura dalla Spagna. 

Il format della gara è ormai collaudato. I partecipanti, suddivisi in squadre formate da due allievi per istituto, devono preparare un piatto di propria invenzione e un cocktail ideato ex novo; per il servizio di sala, invece, devono preparare un cappuccino e allestire un tavolo.  Durante la performance, gli allievi diversamente abili sono affiancati dagli allievi dell’istituto.

Una giuria di professionisti del settore turistico alberghiero ed enogastronomico è chiamata a esprimere il proprio parere sulle capacità culinarie e sul servizio di sala che gli alunni effettuano durante la prova. Un "masterchef" della disabilità che ha finalità inclusive e di valorizzazione delle abilità di questi chef e camerieri speciali.