Una laurea speciale per le persone con disabilità
di REDAZIONE
La studentessa Gloria Mazzari ha scritto la sua tesi sull'originale comunicazione della coop sociale Monteverde
di REDAZIONE
È diventata un caso da studiare all’università: la cooperativa sociale Monteverde di Badia Calavena e il suo modo di rendere protagoniste le persone con disabilità sono finiti in una tesi di laurea. A scriverla è stata Gloria Mazzari, studentessa 22enne di Cadoneghe (Padova), che di recente si è laureata – da remoto, via Google Meet – allo Iusve (Istituto Universitario Salesiano Venezia) in Scienze della comunicazione grafica e multimediale. Il suo elaborato – intitolato Il digital storytelling e la comunicazione sociale: il caso studio della Cooperativa Sociale Monteverde – le è valso il voto finale di 105/110.
La giovane videomaker ha realizzato un cortometraggio che racconta una peculiarità della cooperativa, nata 35 anni fa per offrire servizi alle persone con disabilità e sviluppatasi poi negli anni per dare risposte ai bisogni emergenti delle comunità dell’Est Veronese e della Lessinia. La peculiarità? Far parlare la disabilità di temi diversi dalla disabilità. «Si tende a percepire la disabilità come un argomento che suscita soprattutto compassione; mi ha colpito invece la comunicazione non autoreferenziale di Monteverde: per il calendario 2021, ad esempio, la cooperativa ha scelto di affrontare un tema di interesse comune, come quello della sostenibilità, facendolo raccontare alle persone con disabilità. Sono loro infatti a veicolare i 17 Obiettivi dello sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030», spiega la neo-dottoressa.
Usando in modo alternativo il digital storytelling (metodologia narrativa supportata da ausili multimediali e digitali) e applicandolo a questa realtà del Terzo Settore, Mazzari ha ideato un cortometraggio, che verrà presentato in anteprima il prossimo 27 maggio, giorno del 35° compleanno della cooperativa.
La giovane studentessa ha lavorato alla tesi per un anno, in piena pandemia, seguita da Stefania Toaldo, referente dell’Ufficio progettazione e sviluppo di Monteverde, nonché ex studentessa Iusve. «Pur con le limitazioni imposte dalla situazione sanitaria, è stato entusiasmante affiancare Gloria e collaborare con l’università – sottolinea Toaldo, felice di poter mettere in circolo le conoscenze apprese sia in Iusve che nella professione quotidiana –. Per noi è un onore coinvolgere le nuove generazioni e poter dar loro spazio di espressione; vedere poi risultati di questo tipo, come il cortometraggio di altissimo livello realizzato per la tesi, ci rende ancora di più grati».
Esprime soddisfazione anche il relatore della tesi di laurea, prof. Matteo Adamoli. «Iusve da anni lavora con diverse realtà del territorio e Monteverde è tra queste – precisa –. Ci è sembrato interessante analizzare la particolare modalità di comunicazione adottata dalla cooperativa sociale, lontana dagli stereotipi legati alla disabilità; ci fa piacere che il lavoro prodotto dalla nostra studentessa esca dal mondo accademico e contribuisca al capitale narrativo di Monteverde e della comunità, facendo parlare persone fragili che generalmente non hanno voce».
Questa esperienza formativa è stata un terreno di prova per Gloria, che ora sogna di poter mettere a frutto gli studi, possibilmente proprio nel mondo del sociale. «È stata un’esperienza di vita, oltre che professionale, che mi ha fatto capire molte cose – commenta –. Mi sono resa conto che la disabilità non è un mondo a parte: con la giusta comunicazione può essere inclusa nella società. Nel mio piccolo, spero di aver contribuito a veicolare questa cultura di riduzione delle disuguaglianze. La pandemia dovrebbe avercelo insegnato: ciascuno di noi è interdipendente dall’altro, senza distinzioni, perché apparteniamo tutti alla medesima comunità e solo insieme possiamo superare le difficoltà».
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