Bovolone. In arrivo un mammografo di nuova generazione
di REDAZIONE
Questa nuova strumentazione permetterà di effettuare in maniera più agevole e celere le prestazioni di screening mammografico
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L’Ulss 9 Scaligera è tra le strutture sanitarie identificate da Fucina Sanità sull’intero territorio nazionale per ricevere un mammografo di ultima generazione, donato grazie alla collaborazione tra Roche Italia e Fujifilm Italia, per la prima volta insieme con la campagna “Screening Routine”. L’iniziativa punta a supportare la ripresa delle attività di prevenzione del tumore al seno, che hanno avuto una pesante battuta d’arresto durante la pandemia. Le indagini condotte dall’Osservatorio nazionale screening evidenziano infatti dati allarmanti: nel 2020 si è assistito a un calo dello screening mammografico del 37,6%, con un ritardo accumulato di 4,5 mesi. In Veneto, secondo il Rapporto Aiom-Airtum, si registrano ogni anno 4.900 nuovi casi di neoplasie al seno. I dati regionali dell’Osservatorio riportano di -63.639 donne nella fascia 50-69 anni (pari a un -19,2%) chiamate a effettuare la mammografia nel 2020 rispetto al 2019, per un totale di -54.139 (-25,1%) donne esaminate e un ritardo accumulato pari a tre mesi. Situazione senza precedenti, che richiede sinergia e impegno eccezionali per recuperare il tempo perduto e invertire la tendenza, ripartendo con i controlli e avvicinando nuovamente le donne a una sana e regolare routine di prevenzione.
«Il sistema mammografico digitale “Amulet Innovality” e la workstation “Amulet Bellus II (Fujifilm)” sono apparecchiature diagnostiche all’avanguardia per lo svolgimento di mammografie e di interpretazione e refertazione delle immagini prodotte – spiega Giulio Cesaro, direttore della Radiologia di Legnago, sottolineando l’importanza dell’aggiornamento tecnologico –. Questa nuova strumentazione permetterà di recuperare in maniera più agevole e celere le prestazioni di screening mammografico a favore non solo delle utenti residenti nelle zone limitrofe alla sede di Bovolone, ma anche di tutta l’Ulss 9 Scaligera».
L’azienda è stata selezionata da un ente indipendente, Fucina Sanità, che per l’assegnazione del macchinario ha adottato sei criteri rigorosi, in ordine di priorità: coerenza con le programmazioni nazionali e regionali; equilibrata distribuzione geografica a livello nazionale e nella scelta delle Asl metropolitane e provinciali; percentuale di esami in meno nel 2020 rispetto agli anni precedenti; necessità di sostituzione delle apparecchiature obsolete, con particolare attenzione a quelle analogiche rispetto alle digitali presenti in ogni regione; strutturazione organizzativa delle direzioni aziendali e delle strutture da coinvolgere sulla base dei risultati attesi in termini di abbattimento delle liste di attesa.
Le donne di età compresa fra i 50 e i 74 anni residenti in provincia di Verona ricevono a casa una lettera d’invito da parte dell’Ulss 9 Scaligera; dovranno presentarsi nel giorno e orario indicato o spostare l’appuntamento, telefonando o scrivendo ai recapiti presenti oppure accedendo al Portale screening regionale.
L’esame è gratuito, non serve l’impegnativa del medico: basta presentare la lettera e la tessera sanitaria. È consigliato portare con sé anche le lastre dell’ultima mammografia, se eseguita in un’altra struttura. È possibile inoltre ottenere un certificato per giustificare l’assenza dal lavoro.
L’iniziativa rivolge infine una chiamata all’azione ai cittadini, affinché diventino protagonisti di una nuova cultura che riporta screening e prevenzione del tumore al seno in primo piano. Superati i 40 anni, le donne sono invitate a prenotare un controllo senologico, mentre dai 45-50 anni è importante aderire ai programmi di screening. In presenza di fattori di rischio familiari, la raccomandazione è di chiedere sempre consiglio al proprio medico. Per maggiori informazioni: www.screeningroutine.it.