Sulle orme di Giovanni Battista: ecco la comunità di discernimento vocazionale
di DON LUCA PASSARINI
La comunità accompagna quest'anno cinque giovani in ricerca vocazionale
di DON LUCA PASSARINI*
Papa Francesco nell’incontro dello scorso 14 gennaio con la comunità del Pontificio Collegio americano del Nord ha commentato il brano evangelico in cui Andrea e un altro discepolo di Giovanni Battista «incontrano Gesù, restano con Lui per un certo tempo e poi conducono altri, in particolare Simon Pietro, a incontrare il Signore».
In maniera esplicita ha indicato tre elementi essenziali per la formazione sacerdotale, dialogo, comunione e missione, che rispettivamente ha tradotto così per i seminaristi di oggi: dialogo con Dio, in particolare nella meditazione della Parola, e accompagnamento spirituale; amore per l’unità della Chiesa e condivisione con i bisognosi; testimonianza di Gesù «condividendone la presenza, la compassione e l’amore con i nostri fratelli e sorelle».
In maniera più implicita ha sottolineato come tutto questo è possibile solo grazie all’opera di Giovanni Battista che su questi due discepoli ha fatto un primo lavoro; questo tratto risulta una conferma importante per la nostra diocesi che da oltre 50 anni ha affidato alla sua intercessione la comunità di discernimento del Seminario maggiore.
Casa San Giovanni Battista, infatti, pur in modi e luoghi che nel frattempo inevitabilmente sono cambiati, continua a voler essere quell’espressione della cura della Chiesa veronese che accompagna i giovani in ricerca vocazionale a rendere ancora più profondo l’incontro con Cristo per poi, eventualmente, incamminarsi in quel cammino di formazione fatto – confermando le parole di papa Francesco – di dialogo, comunione e missione negli anni del Seminario maggiore.
La comunità che vive la tappa propedeutica è composta quest’anno da cinque giovani che vengono da cammini differenti, con una comune radice nelle comunità parrocchiali, e che continuano in maniera personalizzata il loro percorso che li vede alle prese con la purificazione del loro immaginario (su Dio, la Chiesa, se stessi, l’umanità, ecc.), l’introduzione graduale alla preghiera (personale e liturgica) e alla lectio divina, la sfida di una vera e concreta vita fraterna, vari arricchimenti di ambito intellettuale e culturale, diverse proposte di carità.
Giovanni Battista rimane, inoltre, il riferimento perché è l’uomo del silenzio e dell’ascolto, che non teme la solitudine del deserto ma cerca pure l’esperienza di una comunità, che sa prendere sul serio le domande e che non si accontenta di definizioni banali o precostituite, che vive tutto all’insegna del dono (ancor prima di aver chiara la sua missione) e con lo stile del celibato per il Regno.
* Direttore Casa San Giovanni Battista
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