La scomparsa di mons. Caprini decano del clero veronese

Si è spento a 101 anni a Negrar, dove dal 2015 viveva alla Casa del clero, monsignor Eugenio Zelino Caprini, decano dei preti veronesi. È stata una figura significativa, sia a livello religioso che sociale, per il ruolo che ha avuto nel Veronese. Basti pensare che il Tempio Votivo di Verona è sorto con lui, che ne era stato parroco, oltre che cappellano dell'Opera Nazionale di assistenza religiosa e morale agli operai (Onarmo) dal 1949 al 1952 nonché promotore diocesano degli esercizi spirituali. Canonico onorario dal 1965, fu per due anni assistente spirituale al Mericianum di Desenzano.
Lo scorso anno, in occasione del compimento del secolo di vita, la parrocchia dei Santi Fermo e Rustico di Colognola ai Colli, su iniziativa del parroco don Agostino Martinelli, ha dato alle stampe una pubblicazione su di lui che si è prodigato per il paese prima come vicario cooperatore negli anni ‘40 e poi dal 1970 fino al '93 come parroco, rimanendovi, in qualità di collaboratore, fino ai primi anni 2000.
È sempre stato vivo il suo ricordo a Colognola ai Colli, dove, con straordinaria umanità e fervente fede, ha dato avvio a diverse opere tuttora importanti per la comunità: dall’introduzione di personale laico all’asilo parrocchiale, all’apertura della sala polifunzionale “Marangoni”; dall’istituzione del centro giovanile, alla realizzazione dei campi da calcio e basket. Ha scritto anche alcuni volumi sulla sua vita in Val d'Illasi con testimonianze storiche della guerra e sulla gente del paese. Le sue esequie saranno celebrate a Torbe di Negrar, suo paese natale, lunedì 15 luglio, alle 15.30.

(Mons. Caprini in una foto scattata in occasione del compimento del secolo di vita)