Conosciamo i sei nuovi pastori della Chiesa veronese: don Andrea Rigo

Eccoci arrivati al grande momento. Che strano... Che bello! È il culmine di un cammino durato sette anni, un tempo nel quale il Signore mi ha dato la grazia di vivere numerose esperienze e di incrociare le strade di tantissime persone che mi hanno arricchito e formato, portandomi a essere quello che sono oggi. È incredibile vedere come questo tempo sia letteralmente volato, e dal mio quartiere di Ponte Crencano sia finito a fare servizio in altre realtà della diocesi – Pozzo, Seminario minore, Villafranca, solo per citare le principali – e sia riuscito a sentirmi a mio agio, quasi a casa. Chi l’avrebbe mai detto? Io no di certo. Eppure... Eccomi qui. Quante volte mi sono ritrovato a fare questo pensiero. Ho capito sulla mia pelle che con il Signore funziona esattamente così: se ti fidi e ti affidi a Lui, rimarrai sorpreso dalle grandi esperienze che ti porterà a vivere.

Nelle situazioni più difficili e impensabili, davanti a persone disorientate, sfiduciate o a malati terminali, quando ci si sente umanamente impotenti, proprio qui ho sperimentato come Dio si faccia vicino e doni la sua forza, mantenendo la sua parola: “Non temere, perché io sono con te” (Is 43,5). Sentire di essere un mezzo tramite il quale Qualcuno più grande riesce a raggiungere persone è una sensazione indescrivibile, stupefacente, che lascia senza parole e riempie di meraviglia e gratitudine. E se mi guardo indietro, è questo il desiderio profondo che ha sempre mosso la mia vita: cercare di far star bene chiunque avessi davanti.

Negli anni sono state tante le esperienze che mi hanno formato, a cominciare dal teatro con l’associazione “Semaforo Blu”, che è riuscito a farmi vincere una certa timidezza che mi accompagnava da ragazzino. Da lì mi sono messo in gioco con l’animazione per ragazzi e famiglie, gruppi adolescenti, Grest e tante attività che finivano per prendere il sopravvento su quella che doveva essere la mia occupazione principale, ossia lo studio. Gli anni universitari sono stati i più belli e decisivi, la collaborazione con la radio universitaria mi ha sbloccato ulteriormente e l’esperienza della missione francescana in Borgo Roma, con conseguente cammino delle 10 parole, mi ha portato a chiedermi nel profondo chi davvero volessi essere, a chi e come volessi donare la mia vita. Così, dopo la laurea triennale in Lettere moderne, sono entrato in Seminario.

Ed eccomi qui, alle porte dell’ordinazione, con il desiderio di testimoniare la grandezza di un Dio che vuole fare storia con ogni persona che lo cerca. Perché, nel mondo e nella Chiesa, c’è posto davvero per tutti.

LA TESTIMONIANZA

Con don Andrea siamo amici da più di un decennio, da quando ci siamo incontrati nel gruppo di teatro della nostra parrocchia, per cui perdonateci se da qui in poi continueremo a chiamarlo Andrea e non “don”.
Cosa vi possiamo dire? Andrea non è un ragazzo social, perciò non aspettatevi un prete influencer, anche se siamo certi che la sua influenza sulle comunità che lo accoglieranno sarà più che positiva. Noto anche come “treno regionale”, Andrea è una persona estremamente gioviale e socievole, infatti se vi capiterà di andare in giro con lui, potete stare certi che troverà almeno una persona che conosce e che si fermerà a parlare con tutti i suoi amici, parenti e conoscenti.
Come avrete capito, Andrea non è affatto timido e lo ha sempre dimostrato! A 14 anni è salito per la prima volta sul palco, dove ha sempre dato il meglio di sé. È proprio tra quinte e copioni che lo abbiamo conosciuto e subito siamo rimasti colpiti dal suo carisma travolgente, perché con Andrea nei paraggi, la noia (cit. Angelina Mango; preparatevi perché con lui le citazioni musicali non mancano mai) non è proprio di casa.
Ai personaggi che ha dovuto interpretare ha sempre dato il cuore, come d’altronde è stato per tutte le attività parrocchiali in cui lo abbiamo affiancato. Dal Grest per i più piccoli al teatro per i ragazzi, passando per il gruppo adolescenti, ha sempre dimostrato di saper donare tutto se stesso per rendere ogni esperienza unica e indimenticabile.
È stato proprio al termine di una settimana di Grest, nel lontano 2017, che con nostra discreta sorpresa, ci ha annunciato che avrebbe intrapreso il percorso per diventare sacerdote. E anche se non è stato facile imparare a condividerlo con gli altri, siamo felicissimi che in questi anni abbia potuto portare il suo entusiasmo in tante realtà veronesi (Ponte Crencano, Seminario minore, Pozzo, Villafranca…) e siamo sicuri che, se sull’altare si donerà a chi lo ascolta come ha sempre fatto sul palco, conquisterà i cuori di molte altre persone!

Chiara Zerlotto
Lidia Pitta
Marcello Meli