Sanità: disponibili i vaccini antinfluenzali
Ha preso il via in Veneto la campagna vaccinale antinfluenzale per la stagione invernale 2016-2017. Sono a disposizione 800mila dosi. L'assessore alla Sanità Luca Coletto è stato il primo a farsi vaccinare.
Con un testimonial d’eccezione come l’Assessore regionale alla Sanità Luca Coletto, che si è fatto vaccinare dai sanitari dell’Ulss 20 di Verona e ha anche lanciato l’#iomivaccino, ha preso ufficialmente il via oggi in tutto il Veneto la campagna anti influenzale 2016-2017, per la quale la Regione ha acquistato 800mila dosi.
«Con questo virus non c’è da scherzare – ha detto Coletto – e io stesso, pur per mia fortuna non facendo parte di una categoria a rischio, ho deciso di vaccinarmi, anche perché chi si vaccina aiuta a contrastare la diffusione della malattia, che può provocare qualche giorno di letto e basta, ma anche complicanze gravi, come testimoniano i molti casi che nelle scorse annate hanno richiesto il ricovero e provocato vari decessi. Come negli scorsi anni – ricorda l’Assessore – stiamo per affrontare un periodo nel quale avremo a che fare con un virus solo apparentemente banale, soprattutto per le categorie di persone a rischio. Occorre valutare bene la situazione prima di decidere di non vaccinarsi, rivolgendosi al proprio medico di fiducia e non alle bufale del web. Lo dico anche per le persone sane, perché le complicazioni si registrano ogni anno anche in chi non sarebbe apparentemente a rischio».
L’Assessore ha invitato a visitare il sito www.vaccinarsiinveneto.it per potersi documentare, scaricare l’app e interagire tramite i social.
Dalla stagione 2009-2010 a quella 2015-2016 si sono infatti verificati complessivamente 87 decessi, 124 casi gravi e 502 ricoveri in ospedale.
I casi severi e le complicanze dell’influenza sono più frequenti nei soggetti al di sopra dei 65 anni di età e con condizioni di rischio, quali ad esempio il diabete, malattie immunitarie o cardiovascolari e respiratorie croniche. Alcuni studi hanno messo in evidenza un aumentato rischio di malattia grave nei bambini molto piccoli e nelle donne incinte. Tuttavia, casi gravi di influenza si possono verificare anche in persone sane che non rientrano in alcuna delle categorie sopra citate. Di seguito vengono riportati i dati su ricoveri, casi gravi e decessi riscontrati in regione dalla stagione 2009-2010.
Stagione | Ricoveri | Casi Gravi | Decessi | Tasso Ospedalizzazione* | Tasso Mortalità* |
2009-2010 | 182 | 13 | 3,73 | 0,27 | |
2010-2011 | 61 | 22 | 1,24 | 0,45 | |
2011-2012 | 8 | 1 | 0,16 | 0,02 | |
2012-2013 | 22 | 5 | 0,45 | 0,10 | |
2013-2014 | 8 | 2 | 0,16 | 0,04 | |
2014-2015 | 186 | 111 | 40 | 3,78 | 0,81 |
2015-2016 | 35 | 13 | 4 | 0,71 | 0,08 |
*tassi calcolati su 100.000 residenti
La campagna di vaccinazione anti-influenzale viene realizzata in collaborazione tra i Medici di Medicina Generale e i Servizi Igiene Sanità Pubblica (Sisp) delle Ulss venete. Nel corso degli anni c’è stato un significativo aumento del coinvolgimento dei Medici di famiglia, che si trovano in una posizione privilegiata per conoscere i bisogni di salute dei propri assistiti ed offrire attivamente la vaccinazione alle categorie a rischio. Anche i Pediatri di libera scelta collaborano con i Servizi di Sanità Pubblica nel consigliare la vaccinazione ai bambini che presentano condizioni di rischio. Secondo le indicazioni ministeriali, l’obiettivo è quello di vaccinare almeno il 75% delle persone che, per età o per la presenza di patologie di base, sono esposte a un maggior rischio di complicanze in caso di influenza.
La passata stagione 2015-2016, ha visto oltre 720mila veneti vaccinarsi per l’influenza (pari al 14,6% della popolazione) ed in particolare oltre 576mila anziani (l’80% dei vaccinati) e oltre 95mila soggetti portatori di patologie predisponenti a complicanze. Tali cifre hanno comportato una copertura, anche se sopra la media nazionale (49,9%), ancora distante dall’obbiettivo indicato dal ministero con una percentuale del 54% negli ultrasessantacinquenni vaccinati.
Le categorie a cui la vaccinazione è raccomandata e offerta gratuitamente sono:
- Soggetti di età pari o superiore a 65 anni
- Bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti fino a 65 anni affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza:
- Malattie respiratorie croniche (inclusa l’asma grave, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico ostruttiva – Bpco)
- Malattie cardio-circolatorie, comprese le cardiopatie congenite e acquisite
- Diabete mellito, obesità
- Insufficienza renale/surrenale cronica
- Malattie del sangue
- Tumori
- Malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV
- Malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali
- Patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici
- Patologie associate a un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari)
- Malattie del fegato croniche
- Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico
- Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza
- Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti
- Medici e personale sanitario di assistenza
- Familiari e contatti di soggetti ad alto rischio
- Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori
- Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani
Le persone non appartenenti a categorie a rischio che decidano di vaccinarsi contro l’influenza stagionale, per varie motivazioni (timore della malattia, viaggi, lavoro, ecc.) possono rivolgersi al proprio distretto sanitario di appartenenza per ricevere il vaccino ad un prezzo agevolato. Il vaccino antinfluenzale è infatti indicato per tutti i soggetti che desiderano evitare la malattia influenzale e che non abbiano specifiche controindicazioni.