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Sangue: donazioni in calo, ma aumenta la domanda

E l'Avis provinciale di Verona promuove una campagna per reclutare nuovi volontari

Parole chiave: Donazioni (3), Sangue (8), Avis (9), Volontariato (88)
Sangue: donazioni in calo, ma aumenta la domanda

Donazioni in contrazione e l’Avis di Verona corre ai ripari con una campagna di sensibilizzazione per garantire agli ammalati il sangue di cui hanno bisogno. Nel capoluogo scaligero, che grazie alle sue strutture ospedaliere specializzate nella Chirurgia e nei trapianti richiama pazienti anche da fuori Regione, l’opera gratuita e silenziosa dei volontari che tendono il braccio periodicamente – 21mila quelli nelle fila dell’Associazione volontari italiani del sangue del Veronese – è fondamentale.
Più complesso del gesto in sé è il quadro: le richieste da parte degli ospedali sono in aumento del 3,1%, ma il numero di donazioni è in calo del 2%, con cause che sono diverse.
Innanzitutto, segnala la presidente provinciale dell’Associazione volontari italiani del sangue Michela Maggiolo, si registra un cambiamento degli stili di vita: «Donano meno volte durante l’anno, con una media annua di nemmeno due donazioni rispetto al passato che erano almeno due-tre». Altra complicazione è la mancanza di medici nei centri trasfusionali, sia a livello locale che regionale e nazionale, prosegue: «Ciò ha causato nella provincia veronese la chiusura temporanea di tre Unità di raccolta sangue. Si tratta di Caprino Veronese, Isola della Scala e Villafranca. La nostra attività è quella di sensibilizzare l’opinione pubblica e i cittadini al dono del sangue, incalzare i donatori perché si rechino ai centri trasfusionali per garantire il numero delle donazioni necessario a supportare la sanità ma ciò deve essere supportato da un sistema che funzioni».
Al momento, per quanto riguarda la disponibilità di sangue, il Veneto è autosufficiente. Non bisogna però abbassare la guardia, rimarca Denise Signorellli, direttore sanitario dell’Ulss 9 Scaligera. «Da fine 2018 a oggi sono stati messi in atto concorsi e richieste di graduatorie per reclutare personale con risultati molto scarsi perché è un problema nazionale che i medici di determinate specializzazioni siano rari – chiarisce la dottoressa –. La Regione Veneto ci ha supportato perché non ha mai negato le autorizzazioni e ha messo altresì in campo un’attività di formazione per permettere ai medici che li frequentano di andare nei centri di raccolta. E questi medici fanno la differenza per quello che stiamo programmando. Faccio riferimento ai Centri di raccolta momentaneamente sospesi che saranno riaperti grazie alle ore di libera professione che possiamo assegnare a questi medici che hanno la competenza e la sicurezza per effettuare i prelievi».
Verona è realtà generosa con 57 donazioni per 1000 abitanti, ma i consumi sono elevati, evidenzia il dott. Fausto Bressan del Centro trasfusionale di San Bonifacio e Borgo Roma. Lo sforzo richiesto in termini di solidarietà, insomma, è maggiore: «Nel 2018 sono state raccolte nella provincia scaligera 53mila donazioni di sangue intero e ne abbiamo trasfuso 57. Le donazioni mancanti sono pervenute da altre province venete e la Regione ha stabilito che alcuni dipartimenti, ad esempio Treviso, devono aiutare Verona. Questo aiuto esterno non ha un costo per la provincia di Verona perché è all’interno del finanziamento regionale dell’attività trasfusionale. Ciò che potrebbe diventare critico è se la provincia di Treviso, per problemi, dovesse calare la raccolta. Ecco che potenziare la raccolta a Verona è fondamentale».
Da qui gli slogan pensati per richiamare il senso di altruismo: da “Follow me (seguimi). Vieni a donare!” a “Cosa stai aspettando? La richiesta di sangue non si ferma”. Diventare donatori è semplice: basta aver età compresa tra i 18 anni e i 65, condizioni generali di buona salute e peso corporeo superiore ai 50 kg. La prima donazione si effettua recandosi in uno dei Centri trasfusionali presenti negli ospedali di Verona e provincia, a digiuno da almeno 8 ore e portando la tessera sanitaria e un documento di riconoscimento.

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