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Metà dei Comuni veronesi cercano un nuovo sindaco

di ELISABETTA MANZATI

L'8 e il 9 giugno si vota per il rinnovo dei Consigli comunali in 48 comunità (e in 6 del Bresciano)

Metà dei Comuni veronesi cercano un nuovo sindaco

di ELISABETTA MANZATI

Grande chiamata alle urne l’8 e 9 giugno, con ben 48 Comuni su 98 che dovranno scegliere il nuovo sindaco. Si tratta di un bacino di 300mila abitanti per circa 239mila aventi diritto al voto, 113 i candidati alla fascia tricolore, 141 liste, quasi 1.750 aspiranti al Consiglio comunale, di cui solo il 38 per cento donne e solo venti candidate alla carica principale.

Cinque i Comuni che voteranno con il sistema del ballottaggio: Legnago, Pescantina, Negrar, San Bonifacio e – per la prima volta – Valeggio che ha superato, secondo l’Istat, la soglia dei 15mila abitanti.

È una tornata di ritorni storici, decani ed ex amministratori, che ci racconta soprattutto di una difficoltà a trovare candidati. L’altro fenomeno è quello della mancata unità del centrodestra, che solo in pochi Comuni è riuscito ad andare compatto – e dove si va al ballottaggio si considera il primo turno una specie di “primarie” – accompagnato dal forte “civismo” che rigetta i simboli di partito: quello del Pd non compare in alcuna coalizione.

E allora fuoco alle polveri. A Pescantina ci sarà uno scontro tra candidati di centrodestra uscenti tra l’altro dalla stessa amministrazione, prima del commissariamento a pochi mesi dal termine della legislatura del sindaco Davide Quarella. Da una parte c’è il vicesindaco Davide Pedrotti, sostenuto da Lega e Pescantina Domani, dall’altra Aldo Vangi, uomo di Fratelli d’Italia e Forza Italia; dovranno vedersela con Massimo Proietti, civico di centrosinistra, e con l’ex assessore e presidente del Consiglio comunale diverse amministrazioni fa – a proposito di decani – Lorenzo Niki Mascanzoni, civico.

Sarà una sfida a due con un decano d’eccezione, a Brentino Belluno dove Massimo Zanga si sfiderà con Virgilio Asileppi, 77 anni, cinque volte sindaco di Brentino, già presidente del Catullo e delle Cantine Valdadige, dirigente dell’Ulss... e il curriculum continua.

A Negrar il ballottaggio non ci sarà: sono solo due i candidati che anche qui rappresentano una spaccatura del centrodestra. Corrono Fausto Rossignoli per la Lega e Verona Domani, e Giorgio Mancini per Fi e Fdi. Sfida a due anche a Dolcè tra Angiolina Mignolli e Renato Comerlati, e a Fumane tra Emma Ugolini e il sindaco uscente Daniele Zivelonghi.

A Marano corre da solo il primo cittadino Giuseppe Zardini. Altro ritorno storico lo regala San Pietro in Cariano: nella terna di candidati sindaco si ritrova l’ex primo cittadino Giorgio Accordini, che sfida l’uscente Gerardo Zantedeschi e Stefano Marchesini.

Ci riprova a Caprino – in virtù della nuova norma sul terzo mandato – l’uscente Paola Arduini. La sfidano Giuseppe Armani ed Elisa Brunelli. Punta al tris anche Roberto Zorzi, a Sant’Ambrogio di Valpolicella, dove a insidiarlo torna in auge Nereo Destri, storico sindaco. La corsa sarà animata anche da Emily Riolfi, Silvio Zanotti e Pier Luigi Toffalori.

Corsa a sei dall’altra parte della provincia. A San Bonifacio si sfidano Fulvio Soave, della Lega e San Bonifacio Domani, e Nicola Gambin, di Fdi e Fi. I due però dovranno vedersela anche con Simona De Luca, Maicol Faccini, Fabio Merlo e Antonio Verona.

Attorno sarà sfida a due: a Monteforte d’Alpone tra l’uscente Roberto Costa e il consigliere Andrea Savoia; a Montecchia di Crosara tra Giuseppe Cavazza ed Ettore Olivieri; a Roncà dove a sfidare l’uscente Lorenzo Ruggeroni si è messo l’altro decano della politica, Gustavo Franchetto, già consigliere regionale.

E mentre a Mezzane corre da solo l’uscente Giovanni Carrarini e a Erbezzo in solitaria c’è Alessio Leso, è sfida a due a Vestenanova, dove si ripresenta Stefano Presa contro Maurizio Dal Zovo. A Lavagno l’uscente Marco Padovani si confronta con l’uomo del centrodestra Matteo Vanzan; a Velo Veronese se la vedranno il sindaco Mario Varalta, candidato più “anziano” dei 113, quasi 78 anni, e Manuela Pomari; a Bosco Chiesanuova ci riprova l’uscente Claudio Melotti contro Riccardo Meneghelli; a Sant’Anna d’Alfaedo si sceglierà tra l’uscente Raffaello Campostrini e Armando Lavarini; a Selva di Progno il primo cittadino attuale, Marco Cappelletti, correrà contro Nicola Rezzele.

Sul Garda, sfida tutta nel centrodestra a Peschiera tra l’uscente che tenta il tris, Orietta Gaiulli, e il decano ex senatore leghista, Umberto Chincarini. Anche il sindaco di Castelnuovo, Giovanni Dal Cero, ci riprova ma si sfida con altri tre candidati tra cui, nel centrodestra, Davide Sandrini, e poi Claudia Farina e Cinzia Zaglio.

Corsa a tre a Malcesine, tra Stefano Testa, Livio Concini e Giuseppe Benamati, e a Bardolino tra Daniele Bertasi, Katia Lonardi e Luca Tamburini. A Brenzone, dopo il passo indietro di Davide Benedetti, è corsa tra Paolo Formaggioni e Devis Consolati.

E ancora corsa a due a Cavaion, dove Sabrina Tramonte tenta il tris contro un altro ritorno storico: Lorenzo Sartori, già sindaco. A Costermano si sfidano l’uscente Stefano Passarini e Alex Sometti; a Torri ci riprova Stefano Nicotra sfidato da Andrea Bertera. A San Zeno di Montagna, l’uscente Maurizio Castellani si confronterà con Eugenio Bertolotti.

Nella Bassa veronese, la sfida più accesa è a Legnago, dove il centrodestra ha partorito una corsa a tre punte: tre candidati che cinque anni fa correvano insieme per Graziano Lorenzetti, che non si è ricandidato. Ecco dunque il vicesindaco Roberto Danieli per la Lega; il presidente del Consiglio comunale Paolo Longhi di Fdi e Fi; Simone Tebon, civico. Nella frattura, il centrosinistra prova a riprendersi il tricolore con Andrea Cesaro.

Altro déjà vu a Oppeano dove si ricandida l’ex deputato leghista e già sindaco Alessandro Montagnoli, che se la vedrà con Sebastiano Sartori e Luca Faustini. Sfida a due ad Angiari tra Fabrizio Bissoli e Nicola Speltra; a Concamarise, tra Andrea Bellini e Marco Bonadiman. Ed è ancora Antonio Pastorello a Roveredo di Guà dove tenta la settima fascia... correndo da solo. È solo anche l’uscente Enrico Occhiali a Boschi Sant’Anna.

A Pressana Stefano Marzotto sfida Rosalba Scarsetto; a Salizzole l’uscente Angelo Campi corre contro Enrico Fagnani; a Sanguinetto cerca la conferma Daniele Fraccaroli, contro Giorgio Scipolo, a Terrazzo Michele Carpi contro Enrico Visentin.

Sarà una sfida tutta al femminile a Sorgà, dove sono in lizza Paola Bedoni, Greta Rasoli e Barbara Tregnago, tutti volti noti del paese. Corsa a tre anche a Veronella, tra Matteo Cavallon, Michele Garzon e Tatiana Pedrollo. Infine Zimella sfodera il candidato più giovane dei 113, Gionata Manega, 27 anni, che si sfiderà con Marco Molinaro, Alessia Segantini e Alessia Galvan.

Nel Villafranchese ci riprovano tutti i sindaci uscenti. Alessandro Garzon a Valeggio, commissariato a pochi mesi dalla fine del mandato ed esautorato da una parte della sua maggioranza che non si è ricandidata, è l’uomo del centrodestra unito e ora corre con un solo sfidante, Enrico Bertuzzi. Lo storico sindaco Nicola Martini si ricandida a Erbè correndo contro Damiano Fermo; a Nogarole Rocca, Luca Trentini ci riprova stavolta con una sfidante, Sabrina Pomari; a Mozzecane ritenta Mauro Martelli sfidato da Giancarlo Residori.

Colpo di teatro a Sommacampagna, dove il sindaco Fabrizio Bertolaso ha rotto la decennale alleanza col centrosinistra spostandosi a destra e correndo sostenuto da Fdi e Lega. Il centrosinistra ha risposto schierando Giandomenico Allegri, esponente del Pd in lizza con la sua civica.

***

Saranno sei i Comuni del Garda bresciano territorialmente appartenenti alla diocesi di Verona che i prossimi 8 e 9 giugno rinnoveranno le amministrazioni civiche, per complessivi 23.582 elettori.

Il più popoloso è Sirmione (8.257 abitanti) dove la sindaca uscente Luisa Lavelli si ricandida, appoggiata dalla lista Vivere Sirmione. A contenderle la poltrona di primo cittadino saranno Marcello Bertoldi (Sìamo Sirmione) e Roberto Campagnola (Insieme per Sirmione, sostenuta da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Progetto Civico), assessore sino allo scorso 2 aprile quando, all’annuncio della sua candidatura, Lavelli gli ha revocato le deleghe.

Ci riprova a Manerba del Garda l’uscente Flaviano Mattiotti, candidato della lista Centro destra per Manerba, che sarà fronteggiato da Michela Pochetti (Per crescere insieme). 

Il primo in ordine di tempo a sapere se sarà stato riconfermato o meno come sindaco sarà Albino Zuliani a Padenghe sul Garda. Gli basterà conoscere il dato sull’affluenza, ovvero se il 40% più uno degli aventi diritto al voto si sarà recato alle urne. Infatti è l’unico candidato a presentarsi nel centro del basso lago, sostenuto dalla lista #AvantiPadenghe.

A un nuovo mandato punta anche Simone Zuin a San Felice del Benaco, proposto dalla civica Idee in Comune. Dovrà vedersela con Lorenza Baccolo, sostenuta da Obiettivo San Felice.

Centrodestra diviso a Puegnago del Garda dove il primo cittadino uscente Silvano Zanelli, appoggiato dalla lista Silvano Zanelli per Puegnago del Garda nella quale compaiono i simboli di Forza Italia e Lega con moderati e indipendenti; avrà come contendente Cristina Cinquetti, sostenuta dalla Lista civica Cristina Cinquetti sindaco, dove compaiono i simboli di Fratelli d’Italia e Noi Moderati. Sinistra e centrosinistra? Non cercateli qui.

Un volto sicuramente nuovo sarà quello del sindaco di Pozzolengo che prenderà il posto di Paolo Bellini. Tre i contendenti: Paolo Degani (Pozzolengo nel cuore, con Forza Garda, Fratelli d’Italia e Lega), Gilberto Castoldi (Vivere Pozzolengo) e Alex Franzoni (Sì Amo Pozzolengo).

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