Il pozzo delle suore si fa anche con la musica
di VALENTINA SOAVE
Concerto all’Istituto Seghetti per raccogliere fondi per il Camerun
di VALENTINA SOAVE
Un concerto solidale per costruire un pozzo nella missione di Pouma, in Camerun. È proprio vero che non si finisce mai di imparare e... di donare: all’Istituto Seghetti di piazza Cittadella questa massima è presa alla lettera. Tanto che gli ex allievi della scuola delle Figlie del Sacro Cuore di Gesù sono attivi nel tenere vivi i contatti con coloro che, negli anni, si sono formati in queste aule, coinvolgendoli in buone cause.
«Dopo lo stop della pandemia siamo felici di riprendere la tradizione del concerto di Natale, quest’anno grazie all’aiuto del coro Jupiter Singers, diretto dal maestro Alberto Perbellini, e alla collaborazione dell’Agesc di istituto, guidata da Paolo Cordioli», spiega Mariella Montresor, presidente dell’Unione ex Allievi Seghetti. Sabato scorso, dunque, oltre 170 persone hanno assistito al concerto benefico, seguito anche a distanza via Facebook dalle suore della casa madre, che sono intervenute con un saluto della superiora generale, suor Beatrice Del Santo.
La musica ha aiutato la raccolta fondi, in corso, per far arrivare acqua corrente alla casa di formazione per novizie a Pouma. «Le Figlie del Sacro Cuore di Gesù sono presenti dal 1999 in Camerun e a Pouma da un anno: qui operano nella pastorale sanitaria, insegnano Religione nella scuola parrocchiale e si occupano dell’animazione liturgica e della pastorale giovanile – illustra Geremy Redi, vicepresidente dell’Unione –. Ci hanno scritto che ogni giorno fanno chilometri per approvvigionarsi di acqua, usando grandi recipienti: perciò noi ex allievi abbiamo accolto il loro appello, mobilitandoci per far conoscere questa causa».
Chiunque può contribuire, con una donazione all’organizzazione di volontariato Alamis (Iban: IT 87 R08 9513 9140 000000701120), indicando nella causale “Pozzo in Camerun”. «A casa nostra chissà quante volte usiamo l’acqua senza pensare a quanto sia un bene prezioso e indispensabile, ancora oggi non a disposizione di tutti: con la nostra generosità, però, possiamo partecipare a un dono prezioso, per un Natale diverso».
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