Due nigeriani sventano furto con abbraccio
Il furto di una catenina d'oro al collo di un anziano è stato sventato in Borgo Venezia grazie alla prontezza di due cittadini nigeriani che sono riusciti ad impedire alla ladra di fuggire. L'intervento di una volante della Polizia ha portato all'arresto e alla restituzione della collana al legittimo proprietario.
Il “furto con l’abbraccio” è un modus operandi dei manolesta che vede come prede preferite persone anziane, indifese o comunque più vulnerabili; prova ne è l’episodio verificatosi alle ore 18 del 10 ottobre in via Panteo, nel quartiere di Borgo Venezia.
Qui, un anziano 86enne è stato avvicinato da una giovane nomade che col pretesto di ricevere informazioni stradali l’ha dapprima avvicinato e poi, cogliendolo di sorpresa, l’ha abbracciato allungandogli le braccia al collo; con tale manovra gli ha quindi sfilato la collana in oro che indossava.
Assicuratosi il maltolto la ladra si è allontanata fuggendo in direzione viale Spolverini dove, a poca distanza, vi era ad attenderla un’autovettura col motore accesso ed alla cui guida ci era un uomo.
Durante questo tragitto, però, la nomade è stata individuata da due cittadini nigeriani i quali erano stati attirati dalle grida di aiuto dall’anziano lanciati all’indirizzo della nomade in fuga.
Avendo intuito che l’anziano signore potesse essere stato vittima di un furto, i due nigeriani hanno fermato inseguito a piedi la nomade fermandola proprio qualche attimo prima che la stessa riuscisse a salire sull’autovettura del complice.
Difatti, quest’ultimo ripartiva a tutto gas, lasciando sul posto la nomade che, di lì a poco, venivano raggiunti da un equipaggio di Volante accorso sul posto su segnalazione al 113 da parte della vittima.
Arrestata con l’accusa di “furto aggravato” la nomade: Alina Dumitru, classe 1988, rumena, è risultata altresì segnalata come persona da rintracciare dalla Squadra Mobile Forlì, “quale componente di un sodalizio criminale transazionale dedito alla commissione di furti con destrezza di orologi di pregio, catene d’oro e bracciali, in danno di persone prevalentemente anziane; trattasi di una banda composta da uomini e donne di etnia rumena, stanziali in Spagna/ Germania e il cui ambito operativo è il territorio del nord Italia”.
Ad acclarare tale circostanza è il fatto che nelle more dell’arresto la nomade è stata trovata in possesso di uno smartphone impostato in lingua spagnola, motivo per il quale l’apparecchio è stato sequestrato.
L’anziana vittima, sebbene in forte stato di agitazione, ha reso denuncia del furto subito ed è rientrato in possesso della catenina in oro asportatagli.
Quanto ai due cittadini nigeriani che si sono prodigati in soccorso dell’anziano essi sono regolarmente residenti in Italia ed in regola col soggiorno.
Nella mattinata di ieri in sede di direttissima, dopo la convalida dell’arresto, per la diciannovenne romena Alina Dumitru, è stata disposta la misura della custodia cautelare in carcere e contestuale rinvio dell’udienza l’11 dicembre 2017.