Cresce la povertà ed è sempre più giovane
In Italia sono 5 milioni i poveri assoluti. Uno su due ha meno di 34 anni.
Il 17 ottobre, nella Giornata mondiale di lotta contro la povertà, Caritas Italiana ha presentato a Roma il suo Rapporto 2018, intitolato "Povertà in attesa". Dall'indagine emerge un esponenziale aumento della povertà assoluta, pari al 182% dagli anni pre-crisi a oggi.
Nonostante i timidi segnali di ripresa sul fronte economico e occupazionale, la schiera di poveri assoluti è in aumento: è passata dai 4 milioni e 700mila del 2016 ai 5 milioni e 58mila del 2017.
Minori e giovani sono le fasce più colpite. «Ormai da un lustro la povertà tende ad aumentare al diminuire dell’età, decretando i minori e i giovani come le categorie più svantaggiate, quando nel 2007 il trend era esattamente l’opposto», osserva la Caritas. Oggi quasi un povero su due è giovane o minorenne.
Resta alto il livello di povertà anche nei nuclei con soli componenti stranieri. «Lo svantaggio degli immigrati non costituisce un elemento di novità e nel 2017 sembra rafforzarsi ulteriormente – spiega la Caritas –. Volendo semplificare, tra i nostri connazionali risulta povera una famiglia su venti, tra gli stranieri quasi una su tre».
Tra i fattori che più incidono sulla povertà cronica continua a esserci la scarsa istruzione. Secondo il rapporto, dal 2016 al 2017 si aggravano le condizioni delle famiglie in cui la persona di riferimento ha conseguito al massimo la licenza elementare. Al contrario, i nuclei dove il “capofamiglia” ha almeno un titolo di scuola superiore registrano valori di incidenza della povertà molto più contenuti.
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