Covid, tsunami sull'economia veronese
Le cifre elaborate da Confindustria Verona fanno perfettamente capire l’impatto dell’effetto Covid sull’economia scaligera.
Nel secondo trimestre del 2020 la produzione industriale a Verona scende del 15,4% rispetto allo stesso periodo del 2019, in peggioramento rispetto ai risultati del primo trimestre (-3,4%). Le prospettive per il terzo trimestre, complice la ripresa delle attività, prevedono un’attenuazione con la caduta che si dimezza e si ferma al -7,7%. Peggiora drasticamente l’utilizzo della capacità produttiva, quasi 7 aziende su dieci si dichiarano insoddisfatte contro le 4 dello scorso trimestre. Solo per il 31% degli intervistati la capacità produttiva è normale o soddisfacente. Crollano le vendite. Il mercato interno è quello che soffre di più e segna un -17,7%. Negativa anche la dinamica dell’export con il mercato Ue che ha una flessione pari a -11,6% e l’area extra-Ue che si attesta al -10,2%. Gli ordini scendono del 13,6% nel secondo trimestre 2020, assicurando comunque a una buona parte delle aziende (60%) prospettive di lavoro a medio e lungo termine.L’occupazione cala in modo contenuto (-1,24%), risentendo del contesto economico negativo e nel terzo trimestre dovrebbe mantenersi pressoché stabile (-0,7%).
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