37 quintali di alimenti ai terremotati di Norcia
Sono stati consegnati alla Caritas a Norcia 37 quintali di generi alimentari a lunga conservazione raccolti nei mesi scorsi da giovani veronesi durante un campo di servizio realizzato dal Centro diocesano di pastorale adolescenti e giovani e dall'Operazione Mato Grosso. Altri due campi di servizio si svolgeranno in agosto nell'Ascolano.
Sono stati consegnati al campo base della Caritas nel cuore di Norcia i beni di prima necessità raccolti in dicembre nella città di Verona. La scorsa settimana una delegazione di volontari del Centro di Pastorale adolescenti e giovani della Diocesi e di Operazione Mato Grosso si è recata in visita nelle zone del centro Italia colpite dal sisma nei mesi scorsi per recapitare 37 quintali di aiuti alimentari a lunga conservazione, come pasta, riso, zucchero, olio e pappe per neonati.
Tutto il materiale è stato raccolto grazie a “Regalando viveri”, un camposcuola di servizio svoltosi dal 27 al 31 dicembre 2016 e promosso dal Cpag, da Operazione Mato Grosso e dalla Caritas veronese, con il patrocinio del Comune di Verona. Nei quattro giorni di attività, più di 250 giovani volontari sono passati casa per casa, chiedendo a quasi 65 mila famiglie aiuti da destinare a persone in condizione di grande indigenza. Nell’occasione i veronesi hanno dato prova di grande solidarietà, tanto che sono stati raccolti quasi 300 quintali di beni di prima necessità. Di questi, una parte è stata inviata in Perù per sostenere i progetti di Operazione Mato Grosso, una parte è stata lasciata agli Empori della Solidarietà della Caritas di Verona, per portare avanti il servizio di assistenza dei più bisognosi nella città scaligera, e una parte è stata donata alla Caritas dell’Umbria che ha poi stabilito tempi e luoghi precisi in cui consegnare il materiale.
Toccante la testimonianza di chi ha partecipato alla consegna: «Nella cittadina è come se il tempo si fosse fermato al momento della scossa» racconta Matteo Bortoletto, uno dei volontari di Operazione Mato Grosso; «parte del centro storico risulta ancora inagibile; in molti dormono ancora nelle roulotte, ma si stanno costruendo i villaggi con le abitazioni prefabbricate; la paura che subentra negli abitanti è quella di essere dimenticati ora che è passato il momento dell’allarme».
A ricevere gli aiuti al campo di Norcia erano presenti Rinaldo e Francesca, marito e moglie provenienti da Milano che, dopo essersi sposati lo scorso ottobre, hanno scelto di vivere un’esperienza di un anno al servizio delle popolazioni terremotate. La consegna diretta a loro e agli altri volontari di tutto il materiale ha permesso di constatare che il bene fatto è andato a destinazione, che tutti gli sforzi compiuti dai giovani partecipanti di “Regalando viveri” non sono stati vani. Attraverso l’incontro con le persone, inoltre, si è riusciti a trasmettere la vicinanza della Diocesi e della città di Verona proprio ora che le attenzioni sul dramma sembrano spegnersi.
Ampiamente raggiunto, grazie alla sensibilità delle famiglie veronesi, l’obbiettivo iniziale di distribuire almeno 250 quintali di aiuti; per il 2017 si punta dunque più in alto: verso quota 300 quintali.
«Abbiamo finalmente concluso un progetto assolutamente nuovo partito più di quattro mesi fa» osserva don Nicola Giacomi, direttore del Cpag e presente alla consegna a Norcia. «Lo scopo di questa attività era costruire una solidarietà non solo di mezzi, ma soprattutto di persone e relazioni. Proprio per questo, in continuità con quanto fatto sin qui, si è pensato di realizzare altri due campi di servizio, questa volta tra i terremotati di Ascoli, nel mese di agosto». L’iniziativa, rivolta a tutti i giovani dai 18 anni in su, prevede una settimana di Grest insieme ai ragazzi del luogo: un’opportunità di incontro, di ascolto e di condivisione.