San Giorgio in Braida. Prossima la conclusione dei lavori di restauro
Ancora qualche settimana e, per la gioia di cittadini e turisti, San Giorgio in Braida sarà definitivamente liberata dal cantiere che per quasi due anni l’ha tenuta “imbragata” nei lavori di ristrutturazione delle strutture portanti
Una serie di interventi a più riprese, avviati nel 2016 con la riqualificazione del chiostro, che nel terzo step del progetto (affidato allo studio di progettazione Massimo Casali, Giancarlo Manni, Massimo Dal Forno e Paola Ravanello) si sono concentrati sugli annessi dell’abside, in particolare la cupola. «Un’operazione più complessa del previsto perché oltre al restauro della copertura esterna, fatta di un rivestimento in rame datato (secondo l’incisione rinvenuta al suo interno) 1847, l’opera del Sanmicheli ha richiesto anche un’approfondita pulitura della lanterna interna, deteriorata da depositi di materiali vari e guano di origine animale, e rimasta ostaggio di tale incuria per ben 170 anni», riferisce il parroco mons. Piergiorgio Rizzini. Ultimato anche il restauro dell’altare della Pentecoste, «sul quale grazie alla generosità finanziaria di una famiglia veronese, è stata operata una pulitura delle strutture lignee». A impalcature smantellate, «la basilica tornerà finalmente all’ammirazione dei fotografi in arrivo dal lato nord, ovvero da Ponte Pietra», e appena entrati nella disponibilità del finanziamento appositamente stanziato dal Ministero dei Beni culturali «si procederà anche agli interventi per la prevenzione del rischio sismico».