"Nemmeno con un fiore": spettacolo contro la violenza e lo sfruttamento delle donne
di REDAZIONE
A Teatro Salus di Legnago il 27 marzo si rifletterà sul tema della violenza di genere, mercificazione dei corpi e significato dell’amore
di REDAZIONE
La piéce teatrale Nemmeno con un fiore. Il prezzo dell’amore, arriva a Legnago: l'appuntamento è per domenica 27 marzo, alle ore 17, al Teatro Salus.
Lo spettacolo teatrale, organizzato dalla Comunità Papa Giovanni XXIII, con Associazione Amici della Comunità Papa Giovanni XXIII, Domus Pacis, ha lo scopo di sensibilizzare il pubblico sul dramma della prostituzione: la violenza di genere più diffusa in Europa.
Un racconto a più voci ispirato a un fatto di cronaca realmente accaduto. Uno spettacolo al femminile che pone domande attorno al tema della violenza di genere, alla mercificazione dei corpi e sul significato dell’amore.
Cos’hanno in comune una poliziotta, un’affittuaria, una moglie, un cliente, una prostituta? Personaggi ordinari apparentemente distanti dal mondo della prostituzione ma irrimediabilmente coinvolti, chiamati a confidarsi e porsi domande sul significato dell’amore, soprattutto quello violato.
In scena le attrici Barbara Abbondanza, Patrizia Bollini, Giorgia Guerra. La regia è di Emanuela Frisoni, con la collaborazione di Rosa Morelli e Giampiero Pizzol, mentre le musiche sono curate da Daniele Torri.
«Abbiamo voluto andare oltre al fatto di cronaca e indagare la quotidianità dei personaggi, direttamente e indirettamente coinvolti nella prostituzione – spiega Emanuela Frisoni, autrice e regista dello spettacolo –. Dietro all’immagine di corpi svelati, trasgressioni e violenze ci sono spesso storie di solitudini e domande di significato che riguardano tutti noi, nessuno escluso».
Il progetto dello spettacolo Nemmeno con un fiore, promosso dalla Comunità Papa Giovanni XXIII è iniziato nel 2019 grazie ad un finanziamento del Dipartimento per le Pari Opportunità – Presidenza del Consiglio dei ministri e attinge all’esperienza delle Unità di strada e dagli operatori della Comunità che da oltre 25 anni incontrano e accolgono donne vittime di violenza e tratta.
L’iniziativa è collegata alla Campagna per la liberazione delle donne vittime di tratta e di sfruttamento “Questo è il mio corpo”.
L’ingresso è ad offerta libera ma è consigliata la prenotazione per assicurarsi la disponibilità del posto in sala. Prenotare, contattando telefonicamente o via whatsapp i numeri: 349.6516690 – 346.1503450.
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