Bailardino Nogarola, l'amico di Dante e Cangrande
di REDAZIONE
L'8 ottobre, alle 18.30, al Liston 12, presentazione del libro che indaga questa figura storica poco nota
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Verona all'epoca di Dante e degli Scaligeri, raccontata attraverso la vita del consigliere di Cangrande della Scala. È la finestra che apre su questo periodo di storia, nel settecentesimo anniversario della morte del Sommo poeta, il volume Con gli occhi di Bailardino. L'amico di Dante e Cangrande (Edizioni Zerotre) dell'imprenditore e divulgatore storico Italo Martinelli.
Il libro, promosso dall'architetto Alfonsino Dolci, sarà presentato dal Lions club di Verona "Dante Alighieri", venerdì 8 ottobre, alle 18.30, al Liston 12, in piazza Bra. Introdurrà l'incontro l'architetto Dolci, socio Lions, dopo i saluti del presidente del club, Luca Rugiu.
Martinelli si è così focalizzato su una figura non meno interessante dell'epoca che sicuramente ha incontrato Dante nella sua vita trascorsa al fianco di Cangrande della Scala (1291-1329): è Bailardino Nogarola (1270-1340).
«Bailardino è figura di spicco di una delle famiglie capitaneali di Verona, i Nogarola o De Nogarole, la cui domus era in contrada Santa Cecilia, in centro storico a Verona, vicino a Santa Anastasia – spiega l'autore –. Nel nostro territorio aveva possedimenti molto estesi che coprivano Nogarole, Bagnolo, Pradelle, Grezzano e Mozzecane. Ebbe soprattutto una vita molto lunga, per l'epoca, a cavallo dell'era degli Scaligeri».
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