Alla Gran Guardia il film festival della montagna
Dal 28 febbraio al 4 marzo l'auditorium del palazzo della Gran Guardia ospiterà il "Verona Mountain Film Festival", la seconda edizione dell'appuntamento cinematografico dedicato ad alpinismo, arrampicata, esplorazione delle "terre alte". Non mancheranno le proiezioni delle immagini del concorso fotografico promosso dalla Fondazione Zanotto. Il programma degli eventi, con ingresso libero.
Dopo l’anteprima del Festival di venerdì 17, è stata presentata giovedì 23 febbraio, presso il Comune di Verona la seconda edizione del “Verona Mountain Film Festival”, un evento cinematografico interamente dedicato ad alpinismo, arrampicata ed esplorazione, che si terrà nell’Auditorium del seicentesco palazzo della Gran Guardia, in piazza Bra dal 28 febbraio al 4 marzo.
La manifestazione è il frutto dell’impegno congiunto di attori distinti, ma accomunati dalla passione per l’ambiente montano e impegnati da sempre, seppure con modalità diverse, nella valorizzazione del territorio: l’Associazione Montagna Italia, le sezioni del Club Alpino Italiano di Verona, Legnago, San Bonifacio, Caprino Veronese, il Gruppo Escursionistico Alpino Cai Zevio e il Gruppo Alpino Scaligero Verona, a cui si deve l’organizzazione generale, in stretta collaborazione con il Comune di Verona, che ha saputo cogliere le potenzialità di questa nuova iniziativa e ha scelto di scommettere su di essa per il secondo anno, concedendole il proprio prezioso supporto.
Il Festival mostrerà le montagne come non le avete mai viste, attraverso lo sguardo dei registi che, da ogni angolo del mondo, hanno inviato in concorso le loro spettacolari opere cinematografiche.
Oltre 120 i film giunti in selezione, tra cui 10 quelli proposti durante le serate.
Panorami mozzafiato, ascensioni al limite del possibile e l’adrenalina degli sport estremi sono solo alcune delle suggestioni che si potranno ritrovare nei documentari proposti. Da non dimenticare gli appuntamenti collaterali in programma tra cui l’esibizione del Coro Scaligero dell’Alpe del Club Alpino Italiano di Verona e i film fuori concorso dedicati ai grandi alpinisti.
Infatti, grazie al Centro di Cinematografia e Cineteca del Cai, verranno proiettati quattro film storici che avranno come protagonisti i grandi che hanno fatto la storia dell’alpinismo mondiale: Reinhold Messner, Walter Bonatti, Kurt Diemberger, Riccardo Cassin con altri compagni di cordata.
Nella serata finale, sempre per la “Saga del Grande Alpinismo”, verrà proposto il film Grimpeurs di Andrea Federico che ha ricostruito la tragedia del Pilone Centrale del Freney, avvenuta nel luglio 1961.
All’inizio di tutte le cinque serate del Festival verranno proiettate le fotografie del Concorso Fotografico promosso dalla Fondazione Giorgio Zanotto.
Giovedì 2 marzo sarà presente Eleonora Delnevo detta Lola, 35 anni, alpinista bergamasca. È in sedia a rotelle dopo essere precipitata da una parete in Trentino nel 2015. Nell’autunno 2016 ha conquistato la vetta californiana “El Capitan”, una delle pareti di roccia più famose del pianeta. È pronto da pochi giorni il film Why not di Davide Grimoldi che parla di questa impresa e ne vedremo un’anticipazione alla presenza di Eleonora che ci racconterà la sua storia.
Sabato 4 marzo il Soprano Silvia Lorenzi si esibirà nella performance artistica relativa al tema della montagna “Vette di latte”: una storia, narrata e cantata, che si sviluppa attraverso una voce e un filo narrativo. È la storia di Mom e Nero, due esseri umani alla ricerca del senso della vita. A seguire si terrà la Cerimonia di Premiazione in cui verranno proclamate le opere cinematografiche e fotografiche migliori.
L’ingresso alle serate sarà totalmente gratuito: un impegno importante, a testimonianza dell’attenzione che gli organizzatori vogliono riservare agli appassionati, ai cittadini e ai turisti interessati all’evento. Con queste premesse, il Festival è stato pensato, fin dalla prima edizione, come un vero e proprio dono a Verona, che completa il ricco cartellone culturale della città con una proposta di valore e liberamente accessibile a tutti.
A rendere possibile tutto ciò sono le sinergie che i promotori hanno saputo sviluppare con Agsm, Funivia Malcesine – Monte Baldo, Fondazione Giorgio Zanotto, Atv Azienda Trasporti Verona e Banco BPM - Divisione Banca Popolare di Verona.
Le risorse e le energie profuse sono tante, ma altrettanto consistente è lo stimolo che spinge le sezioni del Club Alpino Italiano, il Comune di Verona e l’Associazione Montagna Italia a lavorare per consolidare un appuntamento turistico e culturale che sappia premiare l’investimento di quanti stanno credendo in questo progetto e diventare motivo d’orgoglio per la stupenda città che lo ospita.