È scomparsa Marianita Montresor, anima dell'ecumenismo
È scomparsa nelle prime ore di oggi per un male incurabile la prof. Marianita Montresor, una delle anime dell'ecumenismo veronese e non solo. Stimata docente di religione cattolica, socia ordinaria del Coordinamento teologhe italiane, era stata per quattro anni e fino all'agosto scorso presidente nazionale del Sae (Segretariato attività ecumeniche). Nel marzo scorso aveva ricevuto il "Premio fraternità Chiara Lubich – per una cultura di pace" di cui viene insignito chi si distingue nel gettare ponti di fraternità nei vari ambiti del vivere civile, culturale, ecclesiale e interreligioso. I funerali saranno celebrati nella chiesa di San Nicolò all'Arena giovedì 17 alle 14.
Marianita amava ripetere che l’ecumenismo le aveva cambiato la vita, nel senso di una conversione profonda di sguardo nei confronti della fede e della realtà. Lo studio presso l’Istituto Studi Ecumenici di San Bernardino a Venezia l’ha portata ad approfondire le radici della sua fede nella consapevolezza della parzialità di ogni approccio a Dio. Superando timori e paure è stata in grado di intessere relazioni sempre più aperte e fiduciose, facendo proprio il comando del Signore “Perché tutti siano una cosa sola” (Gv 17,21). Entrata a far parte del Segretariato Attività Ecumeniche, dopo un periodo come responsabile del gruppo locale, ha dato la sua disponibilità a diventare presidente nazionale dell’associazione. Accompagnata dal timore di non essere all’altezza di un tale compito ha saputo affidarsi al Signore e confrontarsi costantemente con chi le stava più vicino. Il ruolo di presidente assunto con grande umiltà le ha dato l’opportunità di accettare le sue debolezze e i suoi limiti, senza la pretesa di voler superare se stessa. La fede nel Dio della vita l’ha sempre sostenuta e in modo particolare in questo ultimo periodo di grande sofferenza. Siamo tutti/e debitori della sua grande maternità spirituale.