Nicola e i suoi tre figli: tutti donatori di sangue
di MARIA VITTORIA ADAMI
Da Dossobuono con una storia di generosità... centenaria
di MARIA VITTORIA ADAMI
«Vado a donare, per quanti prenoto?». È la domanda che quattro volte l’anno Nicola Fantoni, 54 anni, commerciante di Dossobuono, pone alla sua piccola tribù di donatori di sangue. E l’ultima volta è stata la tappa dei record. Per lui, che ha raggiunto le 100 donazioni, e per la sua tribù che vede aggiungersi un nuovo membro: Elia, 18 anni, che ha seguito le orme del padre e dei fratelli e, con loro, ha fatto la sua prima donazione.
Una questione di famiglia, per i Fantoni iscritti alla Fidas Verona, presieduta da Chiara Donadelli, anche lei residente nella frazione villafranchese. Nicola dona il sangue da quando aveva 18 anni: un po’ ha seguito le orme del padre Benito, un po’ per vocazione personale. Man mano che sono cresciuti, lo hanno preso d’esempio i figli Alessio, 25 anni, Filippo, 23, e infine Elia che è diventato maggiorenne e ha atteso per debuttare sabato 15 maggio quando – per festeggiare le cento donazioni di Nicola – i quattro uomini di casa Fantoni sono andati tutti insieme a donare il sangue al centro prelievi del Policlinico di Borgo Roma. A scortarli anche la mamma e moglie Stefania Vallicella, l’unica donna della famiglia.
I ragazzi sono cresciuti tra benemerenze appese in casa e consigli del papà. E hanno superato anche la paura dell’ago, scoglio non da poco soprattutto per il più grande. «Alessio è un po’ fifone e viene una volta l’anno – scherza Fantoni –, mentre Filippo finora è sempre venuto. E ora si aggiunge Elia: ha compiuto 18 anni a ottobre, ha fatto il primo prelievo di sangue per l’idoneità qualche mese fa e ha voluto attendere il mio traguardo dei 100 per andare a donare tutti insieme».
Fantoni ha iniziato prestissimo e, a parte un periodo per motivi di salute, poi non ha più smesso.È qualcosa in cui crede profondamente: «Sono sempre stato convinto che sia un dono che abbiamo e che possiamo rivolgere alle altre persone. La terra ci dà l’acqua e tutti gli elementi per crescere. Noi abbiamo il nostro corpo e il sangue è ciò che possiamo dare agli altri. È quello che ho sempre detto ai miei figli quando spiegavo che, se volevano, una volta raggiunta l’età avrebbero potuto fare come me. Dicevo loro: “Pensa se un giorno avessi bisogno tu di sangue, ma non ci fosse nessuno a donarlo”. È quello che mi sono sempre chiesto anch’io – continua –. Come sarebbe se avessimo sete e la terra non ci desse acqua? Noi abbiamo questa fortuna ed è giusto condividerla».
E questo testimone è riuscito a passarlo ai figli, anche al più piccolo, Elia: «È contento e convinto. Ha sempre detto che sarebbe stato dei nostri una volta raggiunta l’età», spiega. Per donare occorre avere 18 anni e pensare almeno 50 chili. L’operazione si fa prenotando (al numero verde gratuito 800 310611 da fisso, allo 0442.622867 da cellulare, al 339.3607451 per sms o via mail a prenota.trasfusionale@aulss9.veneto.it), in modo da garantire una fornitura di sacche omogenea in tutto l’arco dell’anno, anche nei mesi estivi dove reperirlo è più difficile.
«Elia ha fatto il prelievo con il gruppo dei giovani – conclude –. Per questo il grande merito va a Chiara Donadelli perché mette tempo e soprattutto passione a disposizione dei ragazzi e ha creato un bel gruppo. Il suo lavoro è davvero ammirevole». E lo è anche quello di Fantoni, che ora appenderà una nuova benemerenza sulle pareti di casa e, soprattutto, può dire di aver fatto en plein in donazioni, ma anche in numero di figli cui ha passato il testimone della generosità e della gratuità. Indicando loro un solo obiettivo che è anche una ricompensa: fare qualcosa per gli altri.
«Il gesto di Nicola e dei suoi ragazzi ci fa toccare con mano l’orgoglio di essere donatori – conclude la presidente provinciale di Fidas Verona –. La storia della famiglia Fantoni ci parla di una straordinaria normalità a portata di mano: un esempio di cui siamo davvero grati e che speriamo possa avere molti imitatori, magari proprio a partire da chi leggerà questo resoconto della loro impresa».
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