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La famiglia come ghiacciai: così rischia di sciogliersi

Una indagine rivela: frammentata, scomposta e con scarso appeal

Parole chiave: Famiglia (55), Società (19)
La famiglia come ghiacciai: così rischia di sciogliersi

Non sono solo i ghiacciai a sciogliersi: anche la famiglia soffre di un “surriscaldamento globale” che la sta facendo evaporare. La società di domani sarà sempre meno “familiare”, nel senso in cui per molti decenni era stata intesa; quella composta da madre, padre e figli naturali o adottivi sarà solo una delle tante possibilità di chiamarsi famiglia.

È la fotografia che emerge dal nuovo Rapporto Cisf 2020, realizzato dal Centro internazionale studi famiglia e pubblicato dal Gruppo editoriale San Paolo. Un’indagine che mette nero su bianco cambiamenti in atto già da tempo: dal boom di coppie senza impegni matrimoniali alle famiglie allargate, solo per fare due esempi. “Stiamo entrando in una società post-familiare, in cui le famiglie si andranno frammentando, scomponendosi e ricomponendosi sulla base di giochi relazionali che abbandonano la struttura sociale della famiglia come intreccio fra la relazione sponsale e quella genitoriale”, sintetizza Pierpaolo Donati, sociologo e curatore del Rapporto. In parole povere, sposarsi e impegnarsi a crescere la prole non sarà la strada più battuta, com’era stato per i secoli innanzi.

D’altronde, i numeri sul calo dei matrimoni lo confermano da tempo, per non parlare di quelli legati alla denatalità cronica del nostro Paese, mai stata così bassa dall’Unità d’Italia. “Il modello tradizionale della coppia coniugata con figli, già compromesso alla fine del secolo scorso, negli ultimi 20 anni è andato ulteriormente indebolendosi, rendendo sempre più sconnessa la tradizionale sequenza degli eventi cruciali del ciclo di vita dell’individuo: l’uscita dalla famiglia d’origine, la formazione della coppia e la riproduzione – rileva il presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo nel capitolo dedicato ai dati statistici –. L’espansione degli intervalli tra gli eventi, la loro rarefazione, ma anche la loro circolarità, fatta di rotture e ricostruzioni, hanno dato vita a una pluralità di forme familiari sempre più distanti dal modello tradizionale”.

Oggi formare (o non formare) una famiglia sembra una scelta individuale, un fatto privato. Con un evidente spartiacque tra due modelli di pensiero: da una parte la famiglia intesa come istituzione solida; dall’altra una famiglia “quasi-liquida”, de-istituzionalizzata a favore della sua dimensione affettiva. Due poli opposti, che in mezzo accolgono tante e diverse sfumature. C’è una metamorfosi visibile in atto, che diverrà sempre più accentuata nei prossimi anni. Già adesso – recita il Rapporto Cisf – il 60% dei nuclei è composto al massimo da una o due persone, un restringimento dovuto sia alla bassa natalità che all’invecchiamento generale della popolazione. Calano in maniera costante le coppie con figli e i legami sono sempre più fragili; c’è poi un’ulteriore fetta di popolazione che esclude a priori matrimonio e nascite nei propri progetti di vita.

Ad accentuare l’attenzione sull’istante, anziché allargare lo sguardo verso il futuro, contribuisce la tecnologia digitale, che “consente all’uomo e alla donna del terzo millennio di essere senza vincoli, di connettersi e di costruire legami liquidi, mutevoli e fragili, privi di sostanza e di verifica, pronti ad essere interrotti”. È questa la famiglia che vogliamo, tagliata sull’individuo e mutilata della sua funzione sociale? Una domanda che il Cisf solleva e prova a rilanciare fuori dal recinto delle questioni valoriali o del credo religioso. Perché parlare di famiglia non è – non dovrebbe essere – solo un “pallino” dei cattolici. Il tema della capacità generativa delle famiglie investe tutta la società, che sarà sempre più vecchia e avrà bisogno di puntellarsi su pilastri giovani (se non ci saranno, le pensioni chi le pagherà?).

La famiglia non è una limitazione, ma una risorsa. E va supportata, investendoci e scommettendoci: ne va del nostro futuro. Ce ne accorgeremo prima che il ghiacciaio si sciolga del tutto? 

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