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Don Pendini: «Vengo da pastore per essere per voi come un padre»

di FRANCESCA SAGLIMBENI
Il nuovo parroco ha esperesso l’auspicio che la comunità possa essere per lui come una madre

Don Pendini: «Vengo da pastore per essere per voi come un padre»

di FRANCESCA SAGLIMBENI

La chiamano “preghiera del tramonto”. Ed è proprio durante il Vespro presieduto dal vescovo Domenico Pompili che ha fatto il suo ingresso ufficiale nella parrocchia della Decollazione di San Giovanni Battista in Quinzano don Alessandro Pendini, il nuovo parroco. Perché se è vero che al tramonto di ogni giorno, e a quel momento di transizione che incute il timore dell’ignoto, segue sempre la luce di un nuovo giorno, l’accoglienza riservatagli dalla sua nuova comunità parrocchiale si è – metaforicamente parlando – tinta esattamente dei colori dell’alba. Il tutto sulla scia, altrettanto luminosa, lasciata da chi lo ha preceduto, ossia don Pierpaolo Battistoli, molto amato da tutti i residenti del paese situato a Nord della città. La liturgia del Vespro si è sviluppata attorno all’episodio della cacciata dei mercanti dal Tempio. Raro vedere Gesù perdere la pazienza, ma se c’è una cosa che al Maestro proprio non va giù è la riduzione del danaro a idolo della vita.
La vicenda è attualissima. «Oggi abbiamo questo fenomeno importato dagli Usa che si chiama Black Friday, il venerdì nero – ha spiegato il vescovo –, il quale, al pari di tante altre strategie commerciali che puntellano la nostra quotidianità, invita a consumare sempre di più. Il consumismo è dunque la “nuova religione”». Allarme che più di un secolo fa aveva lanciato anche il filosofo ebreo Walter Benjamin, secondo cui «non è che siamo diventati tutti improvvisamente miscredenti, ma semplicemente, alla religione che fa riferimento a Dio se n’è sostituita un’altra che fa riferimento al danaro», ha ricordato il Vescovo. Ma nel cacciare i venditori dal Tempio, Gesù ribadisce: “Sta scritto: La mia casa sarà casa di preghiera. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri”, volendo con ciò dirci che «la Chiesa è una casa di preghiera, un luogo in cui si fa spazio a Dio, e per noi la possibilità di guardare oltre il nostro spazio orizzontale al fine di unirci alla dimensione dell’eterno», ha spiegato Pompili. Perché l’uomo non è solo un consumatore ma anche un essere contemplativo. E la Chiesa deve per lui essere una scuola ove imparare questa dimensione. Poi, l’augurio a don Alessandro e ai parrocchiani, «di saper pendere sempre dalle labbra di questo Maestro, così autorevole e insieme così originale».
Un invito al cammino comune di Chiesa, ovvero parrocchia, e istituzioni è giunto dalla presidente della Seconda circoscrizione Elisa Dalle Pezze: «Anche se non sono originaria di Quinzano – ha detto – qui ho trovato una seconda casa e dopo tanti anni posso dire che questa è una comunità capace di condividere obiettivi e impegni, e di mettersi sempre in gioco. Il mio auspicio è che questo spirito di coesione sociale, don Alessandro, ora possa proseguire anche sotto la sua guida e che, come già fatto con don Pierpaolo, possiamo lavorare insieme al servizio dei più fragili». «Sarai il nostro compagno di viaggio», ha fatto sapere la comunità parrocchiale al nuovo parroco, esprimendo altresì la speranza di «camminare nella fiducia reciproca, affinché possiamo tutti crescere nell’unità e nell’amicizia con il Signore». «E a voi non venga mai meno la mia accoglienza», ha risposto don Alessandro Pendini, originario di Legnago, che con apprezzata sincerità ha confessato all’assemblea di avere un carattere talvolta «scorbutico», incoraggiando tuttavia i presenti a non esitare mai a rivolgersi a lui per ogni necessità. «Nonostante questa mia indole schiva, assicuro a ciascuno la mia disponibilità all’ascolto. Nessuno si senta mai escluso!». E a conclusione del suo saluto, un’altra intima confidenza: «Fare l’ingresso nella mia nuova parrocchia proprio nel giorno del compleanno della mia mamma, che non c’è più, è per me particolarmente toccante. Come io vengo qui da pastore, con l’intenzione di essere per voi come un “padre”, spero fortemente che questa comunità voglia essere per me come una “madre”». Ordinato prete nel 1988 quale appartenente alla parrocchia di Porto Legnago, Pendini, 62 anni, è stato vicario parrocchiale alle Golosine e a Pozzo e parroco a Bonavicina, Terranegra e Castagnaro. 

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