Così la Chiesa tutela i vulnerabili
di CARLO GRIGOLI
Bilancio del Servizio che protegge i minori da abusi nei luoghi di pastorale
di CARLO GRIGOLI
Una “bellezza ferita”, che va rimarginata con la cura e la delicatezza sapiente di una madre. E una bellezza che va tutelata con il rigore, la serietà e la custodia di un padre. Sono i due capisaldi attorno cui ruota l’attività del Servizio diocesano tutela dei minori e delle persone vulnerabili che, in occasione della III Giornata nazionale di preghiera della Chiesa italiana per le vittime e i sopravvissuti agli abusi di sabato 18 novembre, promuove sia la preghiera e la riflessione dell’intera comunità cristiana, sia un mo- mento formativo per “addetti ai lavori”.
Nello specifico, a tutte le parrocchie e le comunità ecclesiali, in questo periodo, e in particolare sabato 18 e domenica 19 novembre, viene proposto di ricordare le vittime di abusi nell’ordinario delle celebrazioni eucaristiche festive o con iniziative apposite (per questo sono messi a disposizione diversi materiali attraverso il sito chiesadiverona.it). Ma è stato organizzato anche un incontro formativo, dedicato a presbiteri e diaconi, religiosi e religiose, che operano a stretto contatto con i minori, per approfondire e crescere nella consapevolezza e nella prevenzione delle situazioni di disagio.
“Cura e tutela dei minori: maternità e paternità vissute” è il titolo del convegno, in programma martedì 21 novembre dalle 9.30 alle 12 al Centro pastorale adolescenti e giovani (a San Massimo in via Bacilieri), a cui prenderà parte anche il vescovo Domenico, che introdurrà i lavori. Dopo il suo intervento è prevista la relazione di don Francesco Airoldi, cancelliere di Curia della Diocesi di Bergamo.
La Giornata nazionale di preghiera della Chiesa italiana per le vittime e i sopravvissuti agli abusi, per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili è stata istituita in corrispondenza della Giornata europea per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale e intende coinvolgere tutta la comunità cristiana nella preghiera, nella richiesta di perdono per i peccati commessi e nella sensibilizzazione riguardo a questa dolorosa realtà. Per l’anno 2023 è stato scelto il tema “La bellezza ferita”, con riferimento biblico al versetto “Curerò la tua ferita e ti guarirò dalle tue piaghe” (Geremia 30,17).
Nella foto sopra, don Matteo Malosto, coordinatore del Servizio diocesano tutela dei minori e delle persone vulnerabili.
L'articolo completo è sul numero di Verona fedele del 19 novembre 2023.
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