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«Killo Power e arrivo...»

Nel cambiamento globale che stiamo attraversando, abbiamo capito che nulla sarà più come prima. O meglio: il futuro nel quale siamo incamminati ci mostrerà modalità inedite per accedere alle esperienze fondamentali della vita, fede compresa.

Parole chiave: Killo Power (1), Editoriale (407), Stefano Origano (141)

Nel cambiamento globale che stiamo attraversando, abbiamo capito che nulla sarà più come prima. O meglio: il futuro nel quale siamo incamminati ci mostrerà modalità inedite per accedere alle esperienze fondamentali della vita, fede compresa.

In questo passaggio dove abbiamo l’impressione che tutto vada a rotoli, in realtà abbiamo una preziosa opportunità per ricollocarci al posto giusto, per recuperare le relazioni fondamentali con gli altri e con il mondo che ci circonda.

Uno degli elementi che da sempre si modifica insieme ai cambiamenti è il linguaggio e al tempo stesso ne rivela le chiavi interpretative e ci aiuta a capire. Ogni giorno ci imbattiamo in vocaboli nuovi che “ibridano” mondi apparentemente differenti e lontani, ma in realtà contigui se non addirittura sovrapponibili. Anche sul nostro giornale qualche lettore lamenta troppe parole straniere; ma se in qualche modo tutto si può tradurre in italiano, non tutti i significati trovano corrispondenza.

Per esempio la gamification: il termine che, com’è facile intuire deriva dalla parola game, cioè gioco, associato al semplice divertimento senza scopi particolari e dunque senza troppe regole e con la massima apertura alla creatività, connota uno strumento estremamente efficace in grado di veicolare messaggi di vario tipo. Noi potremmo dire molto semplicemente: “imparare giocando”, ma c’è anche dell’altro perché questo approccio, a prima vista leggero e sperimentale, in realtà è uno strumento consolidato e affidabile per orientare un interesse innato nell’uomo come quello per il gioco al fine di influenzare e modificare il comportamento delle persone con notevoli riscontri economici. Se il lavoro è percepito come un gioco-competizione, aumenta la produttività di un’azienda. Ma cambiano anche le relazioni tra colleghi.

Se all’ora di cena, quando è già “minestrato” in tavola, chiamando i ragazzi che stanno completando le canoniche 6 ore giornaliere di attività sul cellulare (minimo sindacalmente garantito), vi sentite rispondere: «Killo Power e arrivo...», non pensate che i ragazzi vivano su un altro pianeta, forse quelli “fuori” siete proprio voi. Ecco perché vi chiamano boomer, nonostante vi crediate giovanili e al passo con i tempi. Per voi è realtà virtuale, per loro è realissima e si vede dall’impatto.

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