Personaggi dell’età della pietra che hanno molto da dirci

La Dreamworks regala al pubblico un secondo episodio della strana famiglia di cavernicoli, film a lungo atteso (ne era stata annunciata la produzione nel 2013, poi cancellata nel 2016 e infine ripresa nel 2017 per vedere la luce quest’anno) e che finalmente arriva in sala.

Prosegue la storia di Grug che con la sua famiglia (a cui si è aggiunto Guy) è alla ricerca di una nuova casa dopo che le traversie raccontate nella precedente pellicola lo avevano costretto a lasciare la sua grotta. In questo lungo viaggio si imbatte nei Betterman (letteralmente “uomini migliori”, tradotti in italiano con Superior), famiglia più “evoluta” con un’enorme, comodissima casa costruita su di un albero, un bellissimo giardino che garantisce sempre cibo per la sussistenza. Un’unica stranezza: un alto muro separa questa zona dal resto del mondo. Una difesa fisica, che si rivela essere lo specchio dello stile di vita della famiglia. Un incontro-scontro tra i Croods e i Betterman, confronto tra diverse generazioni, tra diversi modi di vita, diversi schemi di pensiero e molte altre diversità che dovranno armonizzarsi tra loro in vista di giungere ad un risultato comune condiviso.

Persone all’età della pietra, che hanno molto da dire anche agli uomini d’oggi. Innanzitutto, il grande tema dell’appartenenza (ad una famiglia, ad un gruppo) molto attuale in un tempo di relazioni liquide (così come è stato definito dal sociologo Z. Bauman), per poi parlare anche di genitori gelosi dei loro figli; adolescenti alle prese con i primi innamoramenti e con la trasgressione delle regole degli adulti; la ricerca della privacy; la dipendenza dagli schermi (pur sempre preistorici); confronti tra padri preoccupati per le loro figlie e tra madri che gestiscono diversamente le rispettive famiglie; donne eroiche che, alla stregua di amazzoni ante litteram, tolgono dai guai i loro uomini... Il tutto in una veste animata molto curata fin nel dettaglio, con una vivacità di colori di grande impatto e un commento sonoro di notevole efficacia.

Come sempre, la Dreamworks ha dato agli spettatori un prodotto che pare destinato ai più piccoli, ma con tutti i numeri per far riflettere i più grandi.

In perfetta continuità con il primo lungometraggio, ma tecnicamente di qualità superiore. Davvero regala agli spettatori di tutte le età un’ora e mezza di grande divertimento tra risate e sketch. Un film molto ben riuscito, nonostante in certi momenti ci sia la sensazione di aver già visto alcune situazioni (in altri film della stessa casa di produzione).